Tra le emergenze maggiormente al centro dell’attenzione negli ultimi anni, un doveroso cenno va dedicato alla scarsità di asili nido pubblici. Ecco perché sempre più persone che scelgono come percorso di vita l’educazione della primissima infanzia scelgono di aprirne uno privato.
Attenzione: il fatto di mettere nero su bianco gli aspetti burocratici non è garanzia di successo del business! Soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, bisogna intercettare un’utenza sempre più diffidente.
In che modo è possibile riuscirci? Considerando alcuni accorgimenti che stiamo per elencare e che possono fare la differenza.
L’abito fa il monaco
Anche nei contesti professionali più informali, l’abito fa il monaco! In un asilo nido, è fondamentale che lo staff sia vestito in maniera comoda e con capi di abbigliamento che siano sicuri per i piccoli che vengono presi in braccio.
Inoltre, è importante che ci sia uniformità tra gli outfit, motivo per cui è consigliabile rivolgersi a realtà che, come fa Torinodivise.it, si occupano di vendere abbigliamento specifico per personale che lavora a scuola e nello specifico nei nidi.
Sicurezza a tavola
La sicurezza a tavola è un tema che dovrebbe stare a cuore a qualsiasi neo genitore. Purtroppo, c’è ancora tantissima cultura da fare al proposito, sia dal punto di vista della percezione del rischio, sia quando si parla di prevenzione dello stesso.
Come in tanti i casi, i luoghi dedicati all’educazione possono fare la differenza. Se si ha intenzione di avere successo con il proprio asilo nido, è cruciale sia formare il personale continuamente - e linee guida sulla disostruzione pediatrica possono mutare nel tempo - sia proporre ai genitori corsi verticali sulla sicurezza dei bimbi a tavola.
Questi ultimi possono essere tenuti presso associazioni di pubblica assistenza da medici, esperti di BLSD, nutrizionisti.
Attenzione alla tecnologia
La tecnologia è alleata preziosa di chi gestisce un asilo nido. Permette di comunicare con i genitori in maniera immediata e di fornire informazioni su quanto fatto dai bambini durante la giornata.
Esistono diverse app che consentono di tenere traccia di tutto in un unico spazio. Prevedono un abbonamento da parte della struttura, vengono fornite gratuitamente ai genitori e sono semplicissime da utilizzare.
Focus sulle lingue straniere
Le lingue straniere, in particolare l’inglese, sono cruciali per essere competitivi nel mondo del lavoro. Oggi come oggi, è essenziale iniziare a padroneggiarle già dalla primissima infanzia. Se si apre un asilo nido e si punta comprensibilmente al successo, è importante focalizzarsi su questo aspetto, mettendo in primo piano, durante la giornata, parentesi in cui si parla in inglese con un approccio giocoso.
Uscite didattiche? Sì, grazie!
Anche all’asilo nido si possono fare uscite didattiche. Non è necessario andare chissà dove. Può bastare, per esempio, un giro presso i negozi del quartiere. In questo modo, si inizia a educare i più piccoli ad aspetti della quotidianità fondamentali per il loro futuro, dal lavoro alla gestione del denaro.
Il parco pubblico può diventare un punto di partenza per scoprire le meraviglie della natura e i cambiamenti delle stagioni.
Partnership con altre realtà legate al mondo dell’infanzia
Abbiamo già accennato a possibili partnership con realtà come le pubbliche assistenze. In generale, questo approccio si può rivelare vincente per un asilo nido.
Le sinergie virtuose possibili sono numerose. Tra queste è possibile citare i rapporti con nutrizionisti specializzati in ambito pediatrico, con i quali si possono organizzare eventi dedicati all’alimentazione infantile.
Cosa dire, per esempio, degli osteopati? In ambito pediatrico, possono essere utili fin dalla primissima infanzia - ci sono bambini che vanno al nido a partire dai tre mesi - per risolvere, per esempio, problematiche che rendono difficile l’allattamento al seno.
La sua consulenza può fare la differenza anche ai fini dell’ottimizzazione della postura.