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Economia e lavoro | 18 maggio 2024, 10:29

Ex Comdata: i sindacati chiariscono: "Nessun lavoratore perderà il lavoro. Non si licenzia, si va in clausola sociale"

I chiarimenti dopo la nota dei consiglieri Pd. Al tavolo con i due gestori della commessa, tutte le sigle sindacali; nuovo incontro il 24 maggio

Presidio alla Comdata lo scorso anno

Presidio alla Comdata lo scorso anno

Ieri da una nota del Partito Democratico sono emerse preoccupazioni per un importante numero di lavoratori di Konecta (ex Comdata). Dal 1 luglio infatti Iren ha deciso che il suo servizio call-center, ora in mano alla ex Comdata, verrà gestito dalla Tecnocall e dalla Mediacom  e sarà tolto, dopo anni, alla Konecta (ex Comdata). 

"123 lavoratori (dei 130) impiegati da quella commessa lavorano nella sede astigiana di Konecta, in corso Alessandria. Proprio la commessa Iren era la più importante per Konecta, seconda solo a quella Edison", hanno rimarcato i consiglieri.

Le preoccupazioni per la perdita del lavoro emerse dopo questa notizia, vengono in parte fugate dai sindacati che, proprio ieri hanno tenuto un tavolo per la "clausola sociale" prevista dal contratto delle Telecomunicazioni quando c'è un cambio appalto.

Al tavolo, al quale hanno partecipato sia Mediacom, che ha vinto la gara con il 51%, che Tecnocall (49%), erano presenti Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil.

Patrizia Bortolin, segretaria generale Slc Cgil chiarisce: "È stata aperta da parte di Konecta la gara d'appalto sullo slot 2 di Iren (Padova e Asti), dei 123 dipendenti di Asti, 117 sono operatori e sei appartengono allo staff come team leader. Le due aziende che si sono aggiudicate l'appalto, Mediacom e Tecnocall erano entrambe presenti, ma la seconda afferisce ad Assocontact che ha comunicato di disdettare il Ccnl dal 1 di agosto, creando qualche preoccupazione".

 "Mediacom - continua Bortolin - ha ribadito che continuerà a applicare il contratto delle Telecomunicazioni per tutti i dipendenti. A Tecnocall abbiamo chiesto di garantire per tutto il triennio della commessa ai dipendenti l'applicazione del contratto delle telecomunicazioni ed è stato ribadito che non è sufficiente garantire lo stesso trattamento economico e la territorialità, pertanto come organizzazioni sindacali unitariamente coinvolgeremo anche Iren se non ci sarà una risoluzione positiva in merito all'applicazione di questo contratto collettivo nazionale. Non si licenzia nessuno, si va in clausola sociale. Il tavolo è stato rinviato al 24 maggio perché ci aspettiamo risposta positiva anche da Tecnocall. Inoltre come Slc e come Cgil abbiamo già interessato tutte le istituzioni locali anche per trovare locali idonei dove allocare i lavoratori. Se qualcosa dovesse andare storto la Cgil sarà la prima a mobilitarsi ad oltranza e con noi i lavoratori".

Betty Martinelli

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