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Attualità | 14 luglio 2024, 11:55

Il Piemonte in prima linea sui testamenti biologici: boom di DAT nel 2023

La regione si piazza seconda in Italia per numero di disposizioni anticipate di trattamento, con Torino terza città a livello nazionale

Marco Cappato

Marco Cappato

Il Piemonte si afferma come protagonista nella diffusione dei testamenti biologici in Italia, posizionandosi al secondo posto tra le regioni per numero di Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) depositate. Secondo l'ultima indagine dell'Osservatorio DAT dell'Associazione Luca Coscioni, la regione registra una DAT ogni 143 maggiorenni, un dato che la colloca alla pari con Marche, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna, e subito dopo l'Abruzzo.

A livello nazionale, il 2023 ha visto un incremento significativo del 52,5% nelle nuove DAT registrate rispetto all'anno precedente. Questo aumento riflette una crescente consapevolezza e interesse dei cittadini verso lo strumento del testamento biologico, introdotto dalla legge nel 2017.

Torino emerge come terza città in Italia per numero di DAT depositate in proporzione alla popolazione, con una disposizione ogni 132 abitanti maggiorenni. Questo dato posiziona il capoluogo piemontese al nono posto nella classifica nazionale delle province, dimostrando un forte impegno a livello locale nel garantire il diritto all'autodeterminazione in ambito sanitario.

Nonostante questi risultati positivi, Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni, sottolineano come persistano ancora gravi inadempimenti istituzionali a sei anni dall'approvazione della legge. "Anche sul testamento biologico siamo costretti a sostituirci allo Stato nel fornire informazioni e servizi alla persona," dichiarano, evidenziando la mancanza di campagne informative ufficiali sul tema.

Per colmare questa lacuna, l'Associazione ha potenziato il servizio "Numero Bianco" (06 99313409), dove un'équipe di medici risponderà per una settimana alle domande dei cittadini sulle DAT. Negli ultimi 12 mesi, questo servizio ha ricevuto oltre 15.500 richieste di informazioni sul fine vita, con un aumento del 28% rispetto al 2022.

Il successo del Piemonte nel promuovere i testamenti biologici rappresenta un importante passo avanti nel garantire i diritti civili dei cittadini, ma evidenzia anche la necessità di un maggiore impegno istituzionale per assicurare una piena e uniforme applicazione della legge su tutto il territorio nazionale.

Redazione

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