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Attualità | 08 agosto 2024, 19:15

Aspettando il Palio: San Lazzaro. "Un anno molto impegnativo"

Il rettore Silvio Quirico: "Tutto procede al meglio, con Giuseppe abbiamo le idee chiare"

Aspettando il Palio: San Lazzaro. "Un anno molto impegnativo"

Squadra che vince... 

E la San Lazzaro delle vittorie, nel 2024 punta a bissare quello che successe nel 2022 con una vittoria (la settima dalla ripresa), siglata da Giuseppe Zedde detto Gingillo che ha portato in dote ai gialloverdi due Drappi, 2017 e 2022, un secondo posto (2016), un quarto (2019) ed un quinto posto (2015). 

"Per noi è stato un anno molto impegnativo - spiega il rettore Silvio Quirico - perché oltre alle normali attività del comitato fino a fine giugno siamo stati impegnati con l'organizzazione dei Giuochi Giovanili. Le varie commissioni stanno terminando le proprie attività in vista di settembre. L' artistica ha preparato due grandi sfilate sia quella di domenica che quella di sabato dei bambini e la commissioni bancarella si presenterà con parecchie novità per il mercatino, quindi tutto procede bene".

"Ma  i giovani saranno protagonisti anche per le giornate del giovedì e venerdì con tante attività dedicate a loro, dalla visita alla scuderia, pranzo con il fantino, giornata a cavallo e poi non dimentichiamo i vari cenini per terminare sabato 31 agosto con la cena propiziatoria. Le cene saranno tutte nel cortile della nostra sede".

Non si sbilancia troppo il rettore sulla corsa: "C'è stato un avvicinamento tranquillo. Con Giuseppe c'è un rapporto tale che non ha bisogno di tante parole. Quest'anno ci siamo sentiti poco, ma abbiamo entrambi le idee chiare per ben figurare il 1 settembre. Adesso inizia il mese decisivo, lo viviamo giorno dopo giorno, tranquilli essendo consapevoli che abbiamo tutte le carte in regola per fare bene. Adesso aspettiamo che Giuseppe termini il Palio di Siena e Piancastagnaio  per poi concentrarsi su Asti.

La settimana del Palio

Una settimana del Palio che inizierà da martedì 27 agosto con una serata dedicata ai più giovani per ricordare i risultati ottenuti questa stagione.

Il tema di sfilata

 

Ape, l’animale del paradiso, nella società medioevale. 

Apis ceteris, quae subiecta sunt homini animantibus antecellit L’ape nel Medioevo veniva considerata animale simbolo di operosità ed obbedienza e l’alveare era il modello che ispirava armonia e perfezione. Anche ad Asti nel Medioevo si allevavano api e si commerciavano il miele e la cera. Il miele aveva un uso alimentare ma anche un uso medico: come panacea nel miele rosato, nella Teriaca medicamentosa, come digestivo e sciroppo per la tosse, come cicatrizzante negli unguenti. Era la cera però il bene più prezioso: usata anche come tributo, serviva in primis per la produzione di candele, in gran parte riservate al clero. Nella nostra città gli Statuti riportano che il Comune obbligava i feudatari a portare in dono un cero nel giorno della festa del Santo. Il Borgo San Lazzaro vuole rendere omaggio all’ape con due tableau vivant. Il primo presenta l’attività̀ campestre di raccolta con apicoltori intenti a maneggiare le arnie; il secondo mostra da una parte le attività di preparazione di ungenti, idromele e l’utilizzo del miele e dall’altra l’esaltazione della cera d’api con le attività di offerta delle candele. Concludono il corteo dame che portano in trionfo alcune tra le rappresentazioni artistiche più famose di questi straordinari e piccoli animali.

 

Betty Martinelli

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