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Economia e lavoro | 10 ottobre 2024, 18:36

Un progetto di riqualificazione alla ex caserma Colli di Felizzano con ampi spazi e verde per i giovani universitari

L'ex presidente di Astiss Mario Sacco: "Abbiamo voluto guardare al futuro". In previsione anche un parcheggio interrato a due piani

Una delle suggestioni progettuali di Astiss

Una delle suggestioni progettuali di Astiss

Un progetto ampio e ambizioso che guarda al futuro e potrebbe rivitalizzare una zona che, dopo fasti del passato, vede zone di "ombre" con diverse chiusure e cambiamenti.

La ex Caserma Colli di Felizzano, sede del Polo universitario Uni Astiss, vedrà una nuova luce con progetti, servizi e verde per gli studenti. Una recente delibera del Comune ha reso noto il Piano particolareggiato, elaborato dallo studio dell'architetto Massimo Burroni, proprio su uncarico di Astiss per la valorizzazione dei fabbricati esistenti e rivedere l'urbanistica dell'area.

Un nuovo student housing

L'ex Palazzina Comando ospiterà la nuova residenza universitaria e il Piano Particolareggiato tratterà sulle aree ricomprese tra corso Alfieri, via Bocca, via Pietro Micca e via Arò, piano che ha anche ottenuto il “parere di massima” dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo.

Oltre ad Astiss e al Comune sono coinvolti nel piano anche la Banca di Asti, Fondazione, la Provincia e la Camera di Commercio e sulla ex Palazzina ufficiali è stato stanziato 1 milione e 760mila euro per la realizzazione di un student housing da 25 posti.

Mario Sacco, già presidente di Astiss, che recentemente ha annunciato le sue dimissioni da Polo e da Asti Musei (QUI l'articolo), spiega: "A un certo punto si è deciso di ampliare la convenzione che c'era tra Astiss e il Comune per l'utilizzo delle strutture, inserendovi anche altre parti che non c'erano, perché nella convenzione abbiamo aggiunto anche la Palazzina Ufficiali, l'ex palestra, l'ex Palafreezer, ma poi ci siamo assunti anche l'impegno a realizzare il piano particolareggiato su tutta l'area dell'ex caserma.  Nel piano sono previste nuove aule, perché da quando io sono presidente, che c'erano circa 1.100 studenti, adesso li abbiamo più che raddoppiati e avremo bisogno di altri spazi per poter dare risposta alle esigenze di aule e dei corsi, tenendo conto che molti vengono anche da fuori".

Un momento anche politico perché sia ad Asti che in Regione governa il centrodestra. "Una filiera politica sulla quale bisognerebbe intervenire per farci finanziare il recupero della Palazzina comando, rimarca Sacco, altrimenti viene difficile pensare di realizzare il recupero di quella struttura".

Parcheggio interrato

Progetto decisamente ambizioso perché tutta l'area adibita a parcheggio, con il Piano si potrà trasformare in un parcheggio interrato a due piani. "Parcheggio sì, sottolinea Sacco, prevedendo sulla superficie di realizzare ulteriori strutture sportive all'aperto, perché agli studenti servono palestre e strutture anche al mattino,  mentre il pomeriggio e nei festivi gli spazi si possono concedere in affitto alle associazioni, per ricavare un ritorno economico". 

Uno sguardo green con lo sviluppo di un'area verde, perché diventi un vero e proprio campus universitario.

"La trasformazione delle superfici asfaltate in aree verdi - si legge sul progetto - ha degli effetti migliorativi del microclima dell’ambito perché si riducono le temperature medie anche di 10/15 °C sulla superficie del terreno riducendo verosimilmente la bolla di calore dell’ambito. Inoltre, le aiuole che si affacciano su via Arò realizzate a raso rispetto alla quota del marciapiede contribuiscono a infiltrare in profondità le acque meteoriche che defluiscono dalle pavimentazioni contribuendo significativamente all’invarianza idraulica dell’area".

Un occhio al futuro e al ritorno economico

Sacco sottolinea il lavoro in prospettiva che è stato fatto anche con Asti Musei: "Servono ricadute di carattere economico e commerciale, perché più di 2mila studenti, i docenti, creano un indotto economico non trascurabile e questo vale anche per i musei, perché con le grandi mostre c'è stato  un ritorno.  Chi viene a vedere una mostra, uno su due acquista anche lo smart ticket e va a vedere i musei, e può passare uno o due giorni per visitare Asti o ritornare un'altra volta. Un momento non solo culturale per andare a vedere Palazzo Alfieri, dove una volta non entrava nessuno, anche se era gratis, ma incentivato dalle mostre. Il mio pensiero era sì, aumentiamo i numeri nei musei, aumentiamo i numeri nell'università, ma funzionale anche avere delle ricadute economiche. Abbiamo guardato al futuro".

Betty Martinelli

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