Una giornata di festa e riflessione ha animato Monastero Bormida venerdì 18 ottobre, quando si è svolta la festa provinciale dei Pensionati Coldiretti Asti, un'occasione per rinnovare l'impegno e celebrare il valore di una categoria che rappresenta un patrimonio culturale insostituibile per le aziende agricole astigiane.
La celebrazione è iniziata nella parrocchiale di Santa Giulia, dove monsignor Luigi Testore, vescovo della Diocesi di Acqui Terme, ha concelebrato la messa insieme a don Claudio Barletta. Il vice sindaco Remo Ferraris ha rappresentato l'amministrazione comunale all'evento.
Durante la cerimonia, la presidente di Coldiretti Asti Monica Monticone ha sottolineato il ruolo fondamentale dei pensionati, portando come esempio sua madre Silvana, presente all'evento: "La presenza dei pensionati, come la mia mamma, all'interno delle aziende agricole costituisce quell'impagabile valore aggiunto che, per noi giovani, si traduce in bussola, roccaforte, sostegno e capacità di dare il giusto peso alle cose."
Il rappresentante dei Pensionati Coldiretti regionale, Sergio Barone, ha affrontato il tema dei bisogni essenziali della popolazione anziana, evidenziando l'importanza di mantenere un ruolo attivo sia nelle aziende familiari che nella società. Il direttore Giovanni Rosso ha aggiunto: "Gli anziani rappresentano una risorsa di fondamentale importanza che va anche oltre il contesto prettamente agricolo. All'interno delle famiglie concorrono al welfare economico, alla cura dei bambini e alla conservazione delle tradizioni alimentari."
L'evento si è concluso con i saluti del presidente dei Pensionati Coldiretti Asti Mario Raviola e il tradizionale offertorio con i prodotti della terra. La giornata è proseguita con un momento conviviale presso l'Azienda Agrituristica San Desiderio, dove il novantenne Franco, soprannominato "Merlot", continua a essere una presenza attiva insieme ai figli Aurelio e Piero e al nipote Danilo.