Il mercato di Asti, cuore pulsante del commercio cittadino e punto di riferimento per migliaia di cittadini, sta vivendo un momento di tensione mai visto prima. Secondo quanto denunciato dal GOIA (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti), i suoi membri sono vittime di un’escalation di minacce e intimidazioni. Non più solo offese verbali o atteggiamenti ostili, ma veri e propri episodi preoccupanti che stanno mettendo a dura prova la serenità e la sicurezza di chi lavora ogni giorno tra i banchi.
Secondo quanto riportato in una nota firmata da Andrea Percia, Rago Romano e Manuele Zuanazzi, dietro queste pressioni si celerebbero anche figure vicine ad altre associazioni di categoria, come FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) e ANA (Associazione Nazionale Ambulanti). Un’accusa pesante, che getta ulteriore benzina sul fuoco di una situazione già tesissima.
“Ciò che lascia sgomenti, però, è il silenzio dell’amministrazione comunale. Pur essendo perfettamente a conoscenza delle tensioni crescenti, il Comune non solo non prende posizione, ma continua ad attuare scelte operative che aumentano il malcontento tra gli ambulanti”.
Lo spostamento caotico dei banchi del mercato è stato definito dal GOIA un “tetris sulla pelle dei lavoratori”, un’immagine che rende bene l’idea di disorganizzazione e improvvisazione che i commercianti dicono di subire.
Nel frattempo, alcune sigle associative definite “pseudo-associazioni senza seguito” starebbero spingendo per un riassetto del mercato che, secondo il GOIA, favorirebbe solo pochi, a discapito dell’interesse collettivo.
“Il risultato? Il progressivo smantellamento di un mercato storico, un patrimonio della città che sta venendo distrutto pezzo dopo pezzo” affermano gli ambulanti
Ma il GOIA non intende cedere. “Non abbiamo paura”, scrivono i rappresentanti del gruppo. E rilanciano: nei prossimi giorni avvieranno un dialogo con altre forze politiche in vista delle prossime elezioni comunali, con l’obiettivo dichiarato di “liberare Asti da chi governa senza coscienza”.