La vicenda della "Casa dell’avvocato" di Asti e della sua colonia felina ha recentemente scosso la sensibilità di molti cittadini e delle associazioni animaliste locali.
Nei giorni scorsi, il nostro giornale ha raccolto il disperato appello di Francesco Cocchi riguardante la situazione di abbandono e mancanza di cure in cui versano i gatti randagi ospitati presso la struttura che è in stato di totale degrado.
La segnalazione è stata raccolta anche dall’assistente sociale Luca Tomatis, che si è recato personalmente sul posto insieme al fotografo Nazario Olivieri, constatando la gravità delle condizioni degli animali e la necessità di un intervento urgente.
Un bando per la sterilizzazione
Il caso ha suscitato una forte mobilitazione sui social network e nei gruppi locali, dove volontari e cittadini hanno chiesto un’azione immediata per garantire cure veterinarie, sterilizzazione e sistemazione dignitosa ai gatti della colonia. In parallelo, proprio in questi giorni è stato pubblicato un bando regionale, rivolto ai Comuni e alle Unioni di Comuni del Piemonte, per l’accesso ai contributi destinati alla gestione delle colonie feline. Questo bando contempla fondi specificamente dedicati a sterilizzazione, identificazione e registrazione dei gatti, con scadenza per la presentazione delle domande fissata al 13 giugno 2025. Un’opportunità concreta per le istituzioni locali di attivarsi e proporre progetti in grado di rispondere alle emergenze come quella emersa alla Casa dell’Avvocato.
A renderlo noto il consigliere regionale Sergio Ebarnabo (FdI)
La vicenda rimane un monito sull’importanza della tutela degli animali randagi e sulla necessità di sinergia tra cittadini, volontari, Comuni e Regione. Le iniziative pubbliche come il bando 2025 possono e devono rappresentare una risposta strutturale alle tante realtà simili presenti sul territorio, rafforzando la rete di protezione e assistenza per le colonie feline[].