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Attualità | 04 giugno 2025, 16:01

Nuovo comitato direttivo per la Fand (Federazione associazioni nazionali di persone con disabilità) del Piemonte

Confermato alla presidenza l'astigiano Adriano Capitolo. Lavoro, sanità e trasporto locale alcune tra le sfide più urgenti

Nuovo comitato direttivo per la Fand (Federazione associazioni nazionali di persone con disabilità) del Piemonte

La Fand (Federazione associazioni nazionali di persone con disabilità) del Piemonte ha un nuovo comitato direttivo, che si è appena insediato e che è già al lavoro. L’obiettivo è proseguire l’impegno a fianco delle persone più fragili, in continuità con la tradizione inclusiva della federazione, ma anche con la consapevolezza di dover fronteggiare sfide inedite. Composto da 15 membri (3 per ognuna delle associazioni che, in Piemonte, aderiscono alla FAND), il Comitato resterà in carica 4 anni. Alla presidenza, in virtù del buon lavoro svolto, è stato riconfermato Adriano Capitolo, astigiano, classe 1970, forte di una consolidata esperienza, con vari ruoli all’interno della Federazione e, prima ancora, nell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti). 

Nel prossimo quadriennio, la FAND Piemonte, cui la legge affida compiti di tutela e rappresentanza di tutte le persone con disabilità, intende consolidare i rapporti con ogni istituzione pubblica competente in materia di inclusione. Inoltre punta a proseguire il suo impegno su tanti fronti aperti. Tra i più urgenti e delicati, spiccano la mobilità delle persone disabili (spesso compromessa da barriere architettoniche e sensoriali), l’accesso alle prestazioni sanitarie, soprattutto per quelle collegate a prescrizioni di protesi e ausili (ancora ostaggio di burocrazia e lungaggini) e l’ingresso nel mondo del lavoro. In particolare, è proprio di questi giorni il confronto con la Regione sul piano socio-sanitario e sul piano triennale per la formazione e il lavoro. 

Barriere architettoniche. 

Nel precedente mandato, la Federazione ha avuto un ruolo decisivo nell’approvazione della Legge Regionale 1/2024, relativa all’accessibilità degli edifici e all’eliminazione delle barriere architettoniche. La FAND ha anche sensibilizzato la Regione a richiedere fondi ministeriali per consentire ai Comuni di redigere i Peba (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e i Pau (Piani di Accessibilità Urbana): 865.000 € sono stati distribuiti tra 130 Comuni. “È un primo passo ed è un buon segnale, ma ovviamente non possiamo fermarci qui – commenta Adriano Capitolo, appena riconfermato alla presidenza di FAND Piemonte – Soprattutto dobbiamo lavorare perché i Peba e i Pau non restino chiusi nei cassetti, ma diventino il riferimento per interventi concreti”. 

Trasporto locale

Un altro fronte di impegno sarà quello del trasporto locale. “Già negli scorsi quattro anni ci siamo confrontati sia con l’Assessorato Regionale, sia con l’Agenzia Piemontese per la Mobilità, partecipando attivamente ai tavoli di concertazione”, ricorda Capitolo. “Inoltre abbiamo lavorato con Trenitalia, proponendo alcuni aggiornamenti, a livello regionale, alla Carta della Qualità del Servizio. Ovviamente l’obiettivo è stato quello di migliorare l’esperienza di viaggio delle persone disabili, rendendo più semplice l’accesso non solo ai treni e alle stazioni, ma anche ai servizi digitali che consentono, ad esempio, di acquistare i biglietti. Una particolare cura è stata posta nel migliorare la comunicazione tra gli operatori del settore e le persone sorde, che convivono con una disabilità non immediatamente visibile e dunque spesso non riconosciuta”. 

Nel prossimo quadriennio FAND Piemonte punterà a consolidare i risultati fin qui ottenuti e a estendere ulteriormente l’accessibilità dei trasporti. Il tema è particolarmente rilevante, poiché, per la maggior parte delle persone con disabilità, il trasporto pubblico è l’unica possibilità per raggiungere il posto di lavoro. 

Sanità e Politiche Sociali

Già negli anni passati la Federazione ha incontrato varie volte l’assessore regionale al welfare Maurizio Marrone e, più di recente, anche l’assessore alla Sanità Federico Riboldi. Al centro dei confronti, l’accesso in ospedale delle persone disabili (che ovviamente hanno bisogno di un’attenzione speciale), ma anche le procedure per le prescrizioni di protesi e ausili. “Su questo punto, sempre in dialogo con le amministrazioni e sempre con un atteggiamento costruttivo, continueremo a farci sentire” sottolinea il presidente Capitolo. “Bisogna snellire la burocrazia e ridurre i tempi di attesa, poiché in gioco c’è la vita quotidiana di tante persone”. 

Molto importante è anche il ruolo di FAND Piemonte come componente del Comitato di Sorveglianza sui Fondi Europei. “Quanto al Fondo Sociale, abbiamo proposto accorgimenti e maggiori attenzioni per la disabilità. E proseguiremo su questa strada”.

Lavoro

Ma è sicuramente l’occupazione uno dei temi più scottanti, su cui la Federazione intende concentrare la propria azione nel nuovo quadriennio. Di fronte ai vorticosi cambiamenti del mercato del lavoro e all’ormai decennale declino di alcune professioni storiche (ad esempio quella del centralinista telefonico per le persone non vedenti), bisogna osare strade nuove. “Però bisogna anche che da parte delle aziende non vi sia una chiusura a priori” fa notare Adriano Capitolo. “Sempre in termini di Fondo Sociale Europeo, da tempo chiediamo che si facciano controlli sui destinatari di queste risorse, per verificare che rispettino le leggi sul collocamento mirato”. Infatti, riguardo ai percorsi specifici per l’inserimento di lavoratori disabili, ci sono liste lunghissime e trovare un impiego diventa sempre più complicato. FAND Piemonte avverte la necessità di fare rete con le associazioni datoriali e con l’Assessorato regionale. “Come più volte richiesto, confidiamo in un incontro con la vicepresidente Elena Chiorino, per affrontare insieme il tema”, dichiara Capitolo. “Dobbiamo investire di più sulla formazione dei nostri giovani, ma anche far comprendere alle aziende che, se messi nelle giuste condizioni e dotati degli ausili necessari, i lavoratori con disabilità possono essere una risorsa”.

Redazione

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