Una storia lunga ottant’anni, ma soprattutto un presente che guarda lontano. L’intervista a Federico Marchese, presidente di Federmanager Asti, durante l'annuale assemblea della sezione astigiana che si è svolta sabato scorso nella sala teatro degli Oblati di San Giuseppe, è un viaggio tra memoria e prospettive, tra la solidità di un’associazione radicata e la tensione costante verso l’innovazione.
Il valore della storia
“Ottant’anni di federazione nazionale significano la nascita di un ente che ogni giorno tutela e rappresenta i dirigenti e i quadri d’azienda”, sottolinea Marchese. Un percorso che non è solo simbolico: “Abbiamo contribuito alla creazione di un welfare aziendale ricco di contenuti, a partire dagli strumenti come Previndai e Previndapi, che oggi garantiscono sicurezza previdenziale a migliaia di manager”. E poi c’è la Federmanager Academy, fiore all’occhiello dell’attività formativa: “È il trampolino di lancio per la nuova classe dirigente, soprattutto su un tema decisivo come la sostenibilità”, spiega il presidente.
L’eredità e l’orgoglio territoriale
Per Asti, si avvicina un compleanno importante: “Nel 2025 saranno 80 anni dalla fondazione della sede astigiana. È doveroso ricordare Giuseppe Losa, il nostro primo presidente, in carica fino al 1971. (Mentre oggi quello nazionale è Giuseppe Togni ndr) Una figura che ha tracciato un solco profondo”. Anche oggi, secondo Marchese, il territorio risponde con partecipazione: “Abbiamo chiuso il 2024 in continuità economica e con un trend positivo negli iscritti: siamo arrivati a quota 250”.
Energia e nuove sfide
Il dibattito promosso sul nucleare di nuova generazione non è una provocazione, ma un esempio di visione: “Il nucleare rappresenta un’opportunità a zero emissioni. Dopo il referendum, si potrà parlare di rinuclearizzazione solo con logiche politiche chiare e una comunicazione che non spaventi”, precisa Marchese. “Oggi spieghiamo, informiamo, analizziamo dati. È l’unico modo per affrontare i temi complessi con responsabilità”. Sul tema si sono confrontati alcuni relatori, tra cui Dario Menasce, fisico delle particelle, ricercatore dell’INFN- Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, lavora al CERN di Ginevra, dove ha contribuito a creare il primo rivelatore a stato solido nella Fisica delle Alte Energie. Ha preso parte alla discussione anche Massimo Tomalino.
Le prossime tappe: manager e responsabilità
Il 26 settembre è già cerchiato in rosso: “Parleremo della responsabilità civile e penale del dirigente. Ogni manager affronta rischi quotidiani e deve essere protetto”. Ma c’è di più: Federmanager Asti si prepara a entrare in una rete interterritoriale con altre sedi piemontesi, tra cui Novara, Biella e Vercelli. “Un’unione che rafforza e non indebolisce. Vogliamo offrire il miglior servizio possibile a ogni associato, puntando su professionisti eccellenti e ben distribuiti”.
Un passo alla volta, radicati nel presente, con lo sguardo rivolto al futuro.