Si avvicina sempre più la data che porterà al blocco dei veicoli diesel Euro 5 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Infatti, stando agli aggiornamenti del Piano per la Qualità dell’Aria 2024-2030, approvato lo scorso anno, dal 1° ottobre, questi tipi di veicoli non potranno più circolare nei Comuni con popolazione superiore a 30 mila abitanti.
In Piemonte, dunque, la norma interesserebbe anche la città di Asti con più di 10 mila veicoli coinvolti.
A questo proposito, prevedendo grandi disagi per famiglie e imprese, i presidenti di Piemonte, Lombardia e Veneto stanno appoggiando un emendamento che eviti questo blocco, provando a cercare misure alternative che raggiungano lo stesso obiettivo sul miglioramento della qualità dell’aria in Pianura Padana.
"Oggi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito l’intenzione di inserire nella legge di conversione del decreto infrastrutture un emendamento per evitare il blocco dei veicoli diesel Euro 5 attualmente previsto il 1° ottobre in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto aprendo anche alla possibilità di individuare misure alternative che garantiscano analoghi effetti sulla qualità dell’aria senza bloccare le auto, penalizzando famiglie e imprese. È apprezzabile che dal Governo giunga una proposta che, procedendo nella direzione che, come presidenti di Regione, condividiamo e sosteniamo da tempo, intende farsi carico di una situazione che impatterebbe sulla vita di milioni di cittadini".
Così, i presidenti delle Regioni Piemonte, Alberto Cirio, Lombardia, Attilio Fontana, e Veneto, Luca Zaia, in una nota congiunta, in merito alla necessità di prorogare il blocco alla circolazione delle auto che rientrano nelle categorie oggetto del provvedimento restrittivo imposto dalla Commissione europea.