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Eventi | 19 giugno 2025, 12:17

Premiati i vincitori della XVI edizione del Bando per tesi sullo sviluppo del territorio astigiano, intitolato a Melita Rabbione

Sabato 21 giugno la cerimonia nel cortile del Palazzo Vescovile di Asti. Cinque i progetti premiati per il loro contributo a innovazione, sostenibilità e servizi alla persona

L'entrata del palazzo vescovile di Asti, sede della premiazione

L'entrata del palazzo vescovile di Asti, sede della premiazione

Si terrà sabato 21 giugno alle ore 9.30, nel suggestivo cortile del Palazzo Vescovile di Asti, la cerimonia di premiazione della XVI edizione del Bando per l’assegnazione di borse di studio per tesi di laurea sullo sviluppo sociale e culturale del territorio astigiano, quest’anno intitolata alla memoria di Melita Rabbione, insegnante, dirigente scolastica e figura di riferimento per la scuola, il volontariato e la comunità diocesana, scomparsa nel 2019.

Il bando, promosso dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti in collaborazione con il Consorzio Asti Studi Superiori, mira a incentivare la ricerca accademica applicata al territorio locale. Un aspetto peculiare dell’iniziativa è l’erogazione anticipata del contributo economico, che sostiene concretamente l’avvio del lavoro di tesi, permettendo agli studenti di sviluppare con maggiore libertà i propri progetti.

Una borsa speciale dedicata a Melita Rabbione

In via straordinaria, la Caritas Diocesana di Asti ha messo a disposizione una borsa di studio del valore di 1.000 euro proprio in memoria di Melita Rabbione. A riceverla sarà Martina Montagnani per la sua tesi intitolata “Modeling Loss Given Default under the Advanced IRB framework: regulatory compliance, methodologies and validation”, inserita nell’area tematica Digitalizzazione e tecnologia in ottica 4.0.
Nella motivazione si legge: “La candidata affronta con rigore teorico e applicativo la gestione del rischio di credito, dimostrando padronanza delle normative e dei modelli statistici. L’elaborato, chiaro e ben argomentato, ha potenzialità di impatto positivo sull’innovazione aziendale e sul territorio”.

Assegnate anche quattro borse da 500 euro

Accanto alla borsa principale, il bando ha previsto l’assegnazione di quattro borse di studio da 500 euro ad altrettanti progetti di particolare valore, distribuiti tra diverse aree tematiche:

Carolina Valle, per lo studio “Natural Fiber Reinforced Composites (NFRCs) in Automotive Industry”, nell’area Ambiente e Territorio. Il lavoro è stato premiato per l’accuratezza della ricerca sulle fibre naturali e il loro impiego sostenibile nell’industria automobilistica, con possibili ricadute anche sull’agricoltura locale.

Giorgia Muratore, con una ricerca sul “rischio di apnee notturne ostruttive negli studenti universitari di infermieristica”, nell’area Servizi alla Persona. La tesi propone un approccio scientifico e sperimentale allo studio del disturbo OSAS, con possibili sviluppi in collaborazione con l’Ospedale di Asti.

Letizia Murzi, con un progetto dal titolo “Accompagnare chi educa: educazione all’affettività e sessualità, bisogni formativi dei genitori astigiani e ruolo dell’ostetrica/o nel sostegno alla genitorialità”, anch’esso nell’ambito Servizi alla Persona. L’elaborato punta a indagare i bisogni formativi delle famiglie e valorizzare il ruolo educativo degli operatori sanitari anche oltre il percorso nascita.

Un bando che guarda al futuro del territorio

Le borse di studio si confermano uno strumento concreto per valorizzare le competenze accademiche al servizio del bene comune – ha commentato Michelino Musso, responsabile del Progetto Culturale della Diocesi di Asti –. Il bando incoraggia tesi che contribuiscano a una visione di futuro centrata su sostenibilità, innovazione, cultura e coesione sociale”.

Redazione

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