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Attualità | 05 novembre 2025, 07:20

In Piemonte ci sono quasi 449mila stranieri: la maggioranza lavora come colf o badante

A Torino risiede oltre la metà dei romeni, cinesi e nigeriani di tutto il territorio regionale

In Piemonte ci sono quasi 449mila stranieri

In Piemonte ci sono quasi 449mila stranieri

Nel 2024 in Piemonte si contavano 448.862 stranieri registrati alle Anagrafi, pari al 10.5% dei residenti: una percentuale più alta rispetto a quella italiana, anche se la Lombardia continua a mantenere il primato (12.3%). A fronte di una sostanziale equità tra uomini e donne, nell'anno che si è appena chiuso si registrano oltre 19mila extracomunitari in più, con una crescita del 4,7%.

Le comunità più popolose

Numeri illustrati durante la presentazione del Dossier Immigrazione 2025, in corso questa mattina al Tempio Valdese di corso Vittorio. E dal punto di vista geografico, le prime cinque collettività in Piemonte sono quella romena (130.276), marocchina (50.469), albanese (37.912), cinese (19.469) e nigeriana (14.452).

A Torino risiede oltre la metà dei romeni, cinesi e nigeriani. Per marocchini e albanesi la centralità del capoluogo si è ridotta a favore delle altre province, soprattutto il Cuneese e l'Alessandrino. Per quanto riguarda lo stato balcanico, appena un quarto vive nella Città Metropolitana.

I territori del Piemonte raccontano storie diverse, a seconda appunto dei flussi migratori: la presenza ucraina è forte nel Novarese (il 30.5% del totale regionale); le comunità moldava (67,3%) e peruviane (73,4%) sono corpose nel Torinese; la collettività senegalese tra Novara e Cuneo (41.1%). O ancora i macedoni stabilizzati fra Cuneo (39.3%) e Asti (34.%) e gli ivoriani fra Cuneo (35%) e Torino (33.8%).

I permessi di soggiorno 

Il panorama, in termini di distribuzione tra le province, non cambia se si guardano i permessi di soggiorno: 273.141 a fine 2024, di cui 46.4% di lungo periodo.

Dal punto di vista occupazionale, in Piemonte sono 204.400 i lavoratori stranieri. La maggioranza sono impiegati come badanti, colf e babysitter (60.7%), seguiti a molta distanza da agricoltura (12.2%) e industria (12%). In coda commercio (10.9%) e servizi (10.5%).

Oltre 53.839 imprese sono guidate da stranieri. Per quanto riguarda quest'ultimo ambito, la parte del leone è fatta dalle imprese edili (33.1%), seguito da minimarket, estetista ed altre attività commerciali (23.9%).

"Torino ha saputo accogliere"

"Le nostre comunità - ha commentato il consigliere comunale di Torino, Abdullahi Ahmed - sono cambiate e lo dimostrano i dati, ma lo dimostra anche mia presenza in Sala Rossa: Torino ha saputo accogliere me e la mia famiglia". 

E sui dati ha aggiunto: "Dietro questi numeri ci sono le vite e difficoltà quotidiane delle persone. Ci sono leggi, fatte anche recentemente, che creano difficoltà agli stranieri: stiamo parlando di persone che sono stabilmente qui da 15 anni e hanno i requisiti per avere la cittadinanza. La modifica normativa nazionale sta creando problemi ai loro figli".

Redazione

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