Mancano appena due giorni a ENO7 del Turismo, il grande evento che dal 21 al 23 novembre trasformerà Barolo nella capitale mondiale del vino che guarda al futuro. Il Castello comunale Falletti, cuore del WiMu – Museo del Vino, accoglierà sette grandi destinazioni simbolo dell’enoturismo – Langhe, Toscana, Trentino, Sicilia, Champagne, Borgogna e Napa Valley – per un confronto internazionale dedicato a sostenibilità, autenticità e innovazione. Nel luogo dove quindici anni fa è nato il WiMu, il museo che ha rivoluzionato il modo di raccontare il vino, la Barolo & Castles Foundation celebra l’anniversario con uno sguardo al futuro: tra workshop, esperienze sensoriali e degustazioni nascerà la Carta di Barolo dell’Enoturismo, manifesto condiviso per una nuova era del turismo del vino.
UN’IMMERSIONE CON APPROFONDIMENTI TEMATICI
ENO7 del Turismo non sarà soltanto un convegno o una rassegna, ma un vero viaggio esperienziale tra parole, sapori e idee, dove ogni appuntamento diventa un tassello di un dialogo più ampio: quello tra le culture del vino nel mondo e la loro capacità di rinnovarsi. Il programma, pensato per intrecciare confronto professionale e partecipazione del pubblico, si muoverà fra le sale del Castello comunale Falletti, cuore del WiMu, alternando momenti di approfondimento e occasioni sensoriali, riflessione e piacere. Tre giorni per capire come il vino, da canto della terra verso il cielo, possa diventare anche linguaggio del futuro.
Venerdì 21 novembre, alle 15.30, si aprirà con il Convegno internazionale “Visioni – Strategie – Innovazione – Ospitalità”. Nel cuore del Tempio dell’Enoturista, esperti, istituzioni e delegazioni dei territori ospiti si confronteranno sul futuro del turismo del vino, tra sostenibilità, racconto dei territori e nuovi modelli di ospitalità. L’incontro, aperto al pubblico, grazie agli interventi di Magda Antonioli (docente e senior advisor – Università Bocconi), Andrea Fontana (direttore di Roi Comunicazione, sociologo della comunicazione e dei media narrativi), Maurizio Ravidà (CEO di SEC & Associati), Maria Elena Rossi (direttrice Uffici Esteri e Sviluppo Internazionale – Gruppo Triumph) e Tarsia Trevisan (giornalista Class Editori, caporedattrice di Class TV Moda) offrirà un primo sguardo su come i luoghi del vino possano evolvere, restando fedeli alle proprie radici.

Sabato 22 novembre sarà la giornata più intensa e sperimentale. Al mattino prenderà forma il workshop internazionale riservato ai territori protagonisti – Langhe, Toscana, Trentino, Sicilia, Champagne, Borgogna e Napa Valley – chiamati a condividere modelli, esperienze e progettualità comuni. A conclusione dei lavori verrà presentata la Carta di Barolo dell’Enoturismo.
In parallelo, il Castello comunale Falletti si trasformerà in un percorso di gusto e cultura. Dalle 11.00 alle 17.00, lo chef Fulvio Siccardi proporrà la sua celebre creazione “Uovo in Gabbia con crema di latte e Parmigiano e Tartufo Bianco d’Alba”, abbinata a un calice di Barolo DOCG, in un’esperienza gastronomica continua nel cuore del museo, aperta al pubblico su prenotazione. Nelle stesse ore, le sale del Tempio dell’Enoturista accoglieranno le Degustazioni Culturali, cinque appuntamenti che intrecciano vino e arte, pensiero e sensi. Alle 10.30, “Equilibrio e profondità” unirà il Barolo DOCG 2010 della Selezione Ufficiale dell’Enoteca Regionale del Barolo, con la degustazione guidata dalla direttrice dell’Enoteca Cristiana Grimaldi, che farà da cornice a un dialogo sull’arte visiva con l’artista Valerio Berruti.
A seguire, alle 12.00, “Sorpresa e rinascita” vedrà protagonista il Barolo DOCG 2014, accompagnato da una riflessione teatrale a cura di Paolo Giangrasso. Dopo la pausa, alle 14.00, sarà la volta di “Calore e generosità”, con il Barolo DOCG 2011 raccontato dal sommelier Luca Giordana insieme al designer Riccardo Mey, in un confronto sulla creatività digitale. Alle 15.30, “Armonia e trasparenza” unirà il Barolo DOCG 2013 a un momento di letteratura e narrazione con Pierluigi Vaccaneo, mentre la chiusura, alle 17.00, sarà affidata a “Attesa e tempo”: un’esperienza performativa sul Barolo DOCG 2012, guidata dal sommelier Roberto Marro. Ogni incontro sarà aperto al pubblico su prenotazione, per un massimo di trenta partecipanti per sessione, con possibilità di acquisto in loco fino a esaurimento posti.
La manifestazione si concluderà domenica 23 novembre, dalle 11.00 alle 17.00, con la Grande Degustazione Internazionale all’Enoteca Regionale del Barolo. Qui i vini dei territori protagonisti si intrecceranno a momenti di approfondimento e racconto, restituendo la pluralità delle culture enologiche del mondo. Un percorso aperto al pubblico su prenotazione, dove il calice diventa chiave d’accesso a storie, paesaggi e identità differenti, nel segno di una convivialità che unisce.
Per informazioni e prenotazioni: www.wimubarolo.it/eno7 del-turismo/

IL WIMU GUARDA AL FUTURO: UN RESTYLING PER EVOLVERE CON LA PROPRIA STORIA
Mentre Barolo si prepara ad accogliere il mondo con ENO7 del Turismo, il WiMu – Museo del Vino di Barolo entra in una nuova fase del suo percorso. A quindici anni dall’apertura, il Museo che ha rivoluzionato il modo di raccontare il vino si rinnova, aggiornando linguaggi, tecnologie e spazi, senza tradire l’anima che lo ha reso un punto di riferimento internazionale.
Il progetto di restyling – promosso dal Comune di Barolo e dalla Barolo & Castles Foundation – nasce con il coordinamento di Daniele Manzone. Fondazione CRC, Fondazione CRT, Compagnia San Paolo hanno sostenuto l’avvio del progetto, contribuendo al percorso digitale dedicato all’accessibilità e all’ammodernamento tecnologico, rafforzando il valore culturale e territoriale dell’iniziativa sin dalle prime fasi. Il percorso è iniziato con la redazione dello studio di fattibilità e proseguito con una gara a inviti a livello nazionale per la progettazione dell’allestimento scenografico, che ha portato alla scelta di Next Group, realtà italiana indipendente con oltre quarant’anni di esperienza nella progettazione di esperienze culturali e installazioni immersive per istituzioni e brand internazionali.
Il WiMu è ospitato nel Castello comunale Falletti, un edificio che racconta la storia del Barolo e delle Langhe, e che continuerà a essere il cuore del percorso espositivo. Il restyling, infatti, non prevede interventi strutturali: gli ambienti storici saranno valorizzati attraverso un rinnovamento tecnologico e scenografico pensato per migliorare la fruizione e ampliare il dialogo con un pubblico sempre più internazionale.
LE DICHIARAZIONI
“Barolo è un luogo che non smette di guardare avanti. ENO7 è la nostra finestra sul mondo, un laboratorio dove i territori si incontrano per condividere esperienze e costruire futuro. Il WiMu, con il suo nuovo restyling, è parte di questo stesso linguaggio: cambiare per restare vivi, innovare per continuare a emozionare. Il Museo che quindici anni fa ha cambiato il modo di raccontare il vino si prepara ora a un nuovo passo, sempre nel segno dell’identità e dell’apertura. La forza di Barolo sta nell’essere insieme radice e orizzonte. ENO7 del Turismo celebra la rete, il dialogo, la cultura condivisa del vino. Il restyling del WiMu è la traduzione concreta di questa filosofia: un museo che parla al mondo, ma lo fa partendo da qui, dal cuore delle Langhe”, commenta Liliana Allena, presidente della Barolo & Castles Foundation.
“Con ENO7 del Turismo, Barolo si conferma una capitale dell’enoturismo e dell’innovazione culturale. Il confronto tra sette grandi territori del vino non è solo un momento celebrativo, ma un’occasione per definire insieme le nuove rotte del turismo sostenibile e di qualità. Questo dialogo arriva in un momento simbolico, a quindici anni dalla nascita del WiMu: un museo che continua a evolversi e a crescere insieme al suo pubblico. Il restyling che stiamo per avviare rappresenta la naturale prosecuzione di questa visione: una Barolo che accoglie il mondo, restando fedele a sé stessa”, dichiara Fulvio Mazzocchi, sindaco di Barolo.
"Lo scorso maggio ai Wine Travel Awards di Londra gli esperti della guida di riferimento Wine Travel hanno proclamato il Piemonte ‘Regione dell’anno’ 2025, la migliore meta enoturistica al mondo. Per il Piemonte è quindi un’opportunità meritata e importante riunire per ENO7 le sette regioni mondiali dell’enoturismo al WiMu, nel Castello di Barolo. Da quindici anni il WiMu è il luogo nel cuore del paesaggio vitivinicolo Patrimonio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato in cui il vino racconta sé stesso e i suoi territori. Una meta imprescindibile per turisti, wine lovers e appassionati. E l’enoturismo, con il suo pubblico informato, attento alla qualità e alla ricerca del rapporto fra le eccellenze del vino e i territori da cui nascono, è uno dei fronti sui quali il Piemonte sta puntando con sempre maggiore decisione”, affermano Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, e Marina Chiarelli, assessore alla Cultura, Pari opportunità e Politiche giovanili.














