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Attualità | 24 novembre 2025, 13:19

E' morta Piera Bruno, la donna che fece del sindacato una casa aperta ad Asti

Dalla guida del Patronato INCA-CGIL all’impegno civico: la storia di una sindacalista che ha saputo trasformare il volto della tutela del lavoro

Piera Bruno

Piera Bruno

Si è spenta Piera Bruno, nata nel 1946, è stata una colonna della sindacalismo astigiano: dagli anni Sessanta prima, e dal 1970 direttrice del Patronato INCA CGIL di Asti. In quella veste, divenne punto di riferimento per centinaia di lavoratrici e lavoratori, promuovendo assistenza fiscale, previdenziale e sociale con grande senso del dovere e umanità. 
La sua storia affonda in radici profonde: figlia di Olga Marchisio, esponente della Resistenza e sindacalista nella Way Assauto, Piera ha ereditato quel patrimonio di responsabilità sociale e solidarietà che ha saputo far crescere e rinnovare anche nei nuovi contesti.
Era tra le personalità più incisive della città, insieme a suo marito, l' avvocato Aldo Mirate.

Dalla CGIL al Comune: l’ingresso nella politica locale

Nel 2006 Piera Bruno ha compiuto il salto nell’amministrazione pubblica, assumendo la carica di Assessore al Commercio del Comune di Asti. La sua esperienza sindacale ha portato una visione pragmatica delle esigenze delle imprese e dei negozianti, interpretando un ruolo di connessione tra l’istituzione municipale e il mondo del lavoro.  È stata capace di avvicinare territori e istituzioni: una figura in grado di mettere ordine al commercio locale, salvaguardando la dignità di chi lavora, senza rinunciare alla concretezza necessaria per un’azione amministrativa efficace.

Una testimone del cambiamento e della presenza femminile

Con eleganza e coerenza, Piera Bruno rappresenta un tratto del Novecento sindacale piemontese: donna radicata nella militanza operaia, pronta a difendere i sogni dei lavoratori con linguaggio concreto e visione aperta. Ha saputo fare del sindacato una casa inclusiva, capace di offrire accoglienza e orientamento anche in epoche segnate da trasformazioni sociali e professionali non sempre facili da governare. 
Anche dopo la pensione, il suo spirito di servizio è rimasto vivo: continuando a collaborare come volontaria, ha mantenuto aperto quel filo che lega i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori all’impegno collettivo.

La sua eredità nelle strade dell’Astigiano

Piera Bruno, insieme al marito, Aldo Mirate è stata una protagonista discreta ma determinata dell’assistenza sociale e sindacale: la sua opera resta parte della memoria operativa del territorio. Ha saputo coniugare sensibilità, cultura del lavoro e impegno civico, rendendo concreto un ideale di solidarietà nata intorno al tavolo di un patronato e arrivata fino alle scelte amministrative della città.

Il cordoglio della Cgil: "Se ne va un pezzo importante della sinistra di Asti"

"La Cgil di Asti partecipa al dolore della famiglia Bruno Mirate per la scomparsa della  compagna Piera Bruno Mirate  - si legge in una nota del sindacato  -  Piera è stata per molti anni direttrice del patronato Inca di Asti e componente del direttivo della Camera del Lavoro prima di candidarsi al consiglio comunale di Asti. Piera è stata un grande riferimento per la Camera del Lavoro e per i cittadini astigiani, tanto da essere eletta al consiglio comunale in due tornate elettorali. Con Piera se ne va un pezzo importante del sindacalismo e della sinistra di Asti."

Redazione


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