Natale è il tempo in cui le assenze si fanno presenze insistenti. In questa soglia dell'anno, il cantautore e agricoltore Esma (al secolo Enrico Esma) sceglie di pubblicare il suo nuovo singolo, "Un cerchio infinito", per l'etichetta Watt Musik. Torinese di nascita, Esma vive e lavora da tempo immerso nella natura delle colline astigiane, un'esperienza che plasma profondamente la sua scrittura musicale.
Il ritmo della terra e il tempo interiore
La vita agricola, fatta di cicli e attese, diventa la grammatica della sua musica. "Anche quando parla di qualcosa che non ha niente a che fare con l’agricoltura, il suo modo di raccontare porta con sé l’eco di quei tempi lunghi", si legge nella presentazione. Il brano, un dream pop luminoso e sfumato, evita qualsiasi retorica nostalgica per indagare la natura dei legami che non si esauriscono. Si apre sull'immagine di un otto rovesciato, simbolo dell'infinito, per poi dipanarsi in visioni brevi: una discoteca, un sorriso, l'estate che grandina.
Una canzone di Natale che non parla di Natale
La scelta della pubblicazione natalizia non è strategica, ma tematica. "Le feste sono la soglia in cui i ricordi si fanno più nitidi [...] È qui che la canzone trova il proprio peso specifico: una canzone di Natale che non parla di Natale, ma del movimento segreto di tutto ciò che ritorna proprio quando il mondo rallenta". Il ritornello, «I'm still waiting for you», non suona come una supplica, ma come un punto di equilibrio tra passato e presente.
L'esperienza del bosco e la prospettiva unica
Il brano riflette in filigrana l'esperienza quotidiana di Esma. "Chi vive la terra sa che nulla si chiude davvero", si sottolinea. La prospettiva unica è quella di chi scrive "da una casa immersa nel bosco, lontano dalle notifiche". Questa distanza si traduce nella consapevolezza che "l'assenza non è un vuoto, ma un tempo che lavora".
Il singolo è accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Ronf Animation e conferma la direzione di un artista che unisce sensibilità cantautorale italiana e linguaggi contemporanei, trasformando il vissuto della terra in un linguaggio universale.














