Un giovane rocker di 73 anni.
L’energia e il carisma dell’architetto folk rock Edoardo Bennato ha saputo, ieri sera, accarezzare le migliaia di fans accorse in piazza Cattedrale per Asti Musica.
Il tempo ha inciso pochissimo su una voce particolarissima che sa incantare sia sulle note più “aggressive” che su quelle intimiste.
Una carriera lunga e ricca di un musicista che parte da Bagnoli, imbracciando una chitarra da piccolo, “mamma aveva paura dell’ozio”, per non lasciarla più, accompagnato dall’immancabile armonica a bocca (forse il primo musicista ad usarla in Italia). La vita e le sue sfumature, spesso dure, implacabili, le ingiustizie, gli abusi, raccontati con le metafore della favola. Canzoni stupende che hanno lasciato il segno
Sale sul palco da solo, così, spiazzando per un secondo il pubblico che subito lo accoglie con entusiamo. Lui, la chitarra, la sua armonica e una piccola batteria, danno vita, accompagnati da video colorati e interattivi ad un primo momento di riflessioni: Abbi dubbi, Sono solo canzonette, Il gatto e la volpe e via con i ricordi.
La storica band arriva per Il paese dei balocchi ed è subito rock!
Le canzoni dei tanti album con i temi importanti sociali, di denuncia, affanni, quotidianità, dove a vincere è sempre l’amore e il rispetto.
Mangiafuoco regala incredibili assoli di chitarra e batteria. Le canzoni assumono un sound più moderno e grintoso. L’isola che non c’è, non perde la sua magia e Le ragazze fanno grandi sogni, nell’incanto di una piazza unica, fa rincorrere ad ognuno le proprie emozioni.
“Grilli parlanti – scherza Bennato, mangiafuochi.. chi più ne ha ne metta. Alla fine l’unico vincente anche se con le orecchie è Pinocchio, o Mastro Geppetto che trasforma il legno in un burattino per poter interloquire”.
A tratti sembra di entrare in un fumoso club jazz, tante sono le sfaccettature che accompagnano il concerto.
“Arriviamo tutti da una megalopoli del sud, sorride ancora Bennato, per questo facciamo rock. Il rock trae linfa da squilibri e tensioni. Napoli e il territorio ideale per fare rock .Sono nato a Bagnoli in via Dei campi Flegrei 55 e questa è la mia storia”.
Napoli 55 diventa il suono e l’anima di tutti.
E poi la canzone La calunnia è un venticello dedicata a chi ha avuto la vita rovinata da una calunnia, Enzo Tortora e Mia Martini su tutti
Ad accompagnarlo una strepitosa band:Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Roberto Perrone (batteria), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso).
“Liberatevi di tensioni e pregiudizi – chiude - siete stati a un concerto di rock and roll”.
Due ore e mezza e la voglia di continuare. Ma è ora di andare. Grazie Edoardo per questa bella pagina di musica italiana.
Questa sera sul palco di Asti Musica arriva Rancore.