Un luogo dedicato alla pace dello spirito e alla riflessione. Un porto sicuro e discreto per poter ritrovarsi a tu per tu con se stessi.
Nasce con un obiettivo culturalmente ambizioso la Stanza del Silenzio che si è inaugurata questa mattina all'ospedale Cardinal Massaia. Un posto dove non esistano differenze di nessun genere dove incentivare in qualche modo la conoscenza e il rispetto.
Un colpo d'occhio imponente, pare più un auditorium che una stanza, è grande ma con poco arredo proprio per concentrarsi meglio su quelle che sono le interiorità di ognuno. Originariamente avrebbe dovuto essere la chiesa dell'ospedale e si trova vicino alla Camera Mortuaria, con accesso sia interno che da via Fregoli.
"Dal confronto nasce la conoscenza futura - ha spiegato Giovanni Messori Ioli, Commissario Asl At - il silenzio è una sorta di linguaggio universale, metafora di grande comunicazione. Come diceva Kant, proprio quella conoscenza che nasce dal confronto sereno e continuo".
UNO SPAZIO PER TROVARE "RISPOSTE"
Trovare le risposte nella fede, quindi, qualunque sia la fede. Un progetto che parte dal 2008 e che si chiama "Le cure dello spirito" nato a livello regionale.
Era presente Mario Caserta, esperto della Regione in multicultura e multireligiosità e ideatore di questo progetto di assistenza religiosa, ha curato la prima Stanza del Silenzio in Italia in un ospedale pubblico e ha spiegato che "si è voluta creare una rete di rappresentanti religiosi che prestano gratuitamente la propria opera. Soprattutto negli ospedali c'è bisogno di conoscere le differenze. La conoscenza è rispetto". Cita anche don Ciotti “come un albero non chiede agli uccelli da dove vengono o dove vanno, così la stanza del Silenzio non chiede ad alcuno di noi quale sia il nostro credo, ma ristora e rifocilla chiunque lo desideri nel difficile cammino della malattia”.
APERTA TUTTI I GIORNI DALLE 8 ALLE 16
Lo spazio sarà utilizzato da chi desidererà un po' di raccoglimento e silenzio, non sarà considerato un luogo di preghiera e sarà comunque monitorato.
Aperto tutti i giorni dalle 8 alle 16, darà la possibilità, a chi lo vorrà, di annotare i propri pensieri su un libro presente su un tavolo. Un armadio contiene una bussola e dei tappeti per permettere tutti i tipi di raccoglimento.
Sei i culti che hanno sottoscritto il protocollo di intesa.
Erano presenti
Gilberto Bosco, delegato al culto e al dialogo interreligioso della Comunità Ebraica di Torino
Imam Abdrssamad Latfaoui, guida spirituale delle Moschee di Asti;
Mamadou Seck, Comunità islamica senegalese di asti e Provincia; Mohamed Ait Youssef, Moschea di Via Balbo, Asti,
Mounir Jaidi, Moschea di Corso Casale, Asti
Padre Marius Lucian Trifina, Chiesa Ortodossa astigiana
Pastore Adino Genta, Chiesa Cristiana Evangelica
Pastore Vincenzo Martucci, Chiesa Evangelica Assemblee di Dio in Italia
Pastore Samuele Barletta, Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno di Asti e Alessandria
Era presenta anche don Carlo Pertusati, delegato della Diocesi di Asti per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso.