Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni dell'astigiana Renata Sorba presidente APRI provinciale
Mai come in questo momento dobbiamo farci sentire e dobbiamo essere
uniti per riuscire a debellare e combattere un virus che così
impercettibile agli occhi sta minando il nostro paese e sta galoppando
più veloce della luce.
Siamo tutti chiusi in casa e tutti siamo "fragili" e "fasce deboli".
Spesso queste codifiche vengono utilizzate per le persone che, come me,
sono portatrici di una disabilità o per gli anziani.
Ma oggi possiamo estenderle a tutte le popolazioni coinvolte e in campo
per affrontare la pandemia del corona virus.
Ogni giorno chiedo agli amici che mi stanno supportando e mostrando
tutto il loro calore, mantenendo le distanze fisiche, oppure attraverso
i social e una chiamata telefonica, di descrivermi gli sguardi e gli
occhi delle persone che incontrano per la strada: a detta di loro, sono
occhi smarriti e pieni di paura, che testimoniano lo stato d'animo che
tutti stiamo condividendo e vivendo.
Siamo tutti nella stessa barca, stiamo lottando per rompere questo virus
e per ritrovare la via d'uscita e uscire dal tunnel. E' arrivato tutto
così all'improvviso, ci ha colti impreparati e ci ha spiazzati, ma
nonostante tutto ciò noi non gliela daremo vinta.
E' molto difficile rinunciare alle cose più semplici e banali che
quotidianamente facevamo e progettavamo, ora invece stiamo veramente
capendo quanto valore poteva avere una pausa caffè in un bar, una cena
al ristorante con amici, un film al cinema e altre attività di aggregazione.
. Speriamo che dopo questo periodo così
difficile si possa arrivare ad una rinascita, come mi ha detto una
saggia amica qualche giorno fa, durante una lunga conversazione
telefonica: "Toglieremo tutta quella vernice che ci stava coprendo e
forse torneremo di nuovo alla genuinità e semplicità che avevamo
perso.." Queste parole hanno lasciato un grande segno nella mia mente e
mi hanno fatto riflettere molto.
Tutti abbiamo molto tempo per pensare e riflettere nelle nostre quattro
mura e sotto i tetti delle nostre case, facciamo tutti di questo tempo
così prezioso un'occasione per migliorare e per non rifare più gli
errori che ci hanno portati fin qui.
Ancora una volta il nostro paese sta dimostrando che nell'emergenza gli
italiani si rimboccano le maniche, un plauso a tutti coloro che sono in
prima linea e che ogni giorno rischiano la propria pelle per aiutare gli
altri.
Continuiamo a mantenere le regole che ci sono state imposte e solo con
questo "sacrificio" potremo urlare e gridare, il giorno che sarà finito
tutto: "Viva la libertà".
Renata Sorba