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Attualità | 19 novembre 2018, 15:37

Siglato l'accordo per dar via al progetto "In rete per l'assistenza famigliare"

Anche Asti promuoverà la figura professionale dell'assistente famigliare

Un momento della presentazione del nuovo progetto

Un momento della presentazione del nuovo progetto

Offrire servizi in modo integrato, cioè tra soggetti che collaborano per raggiungere uno scopo oltre a essere una logica di buon senso rende più efficaci gli interventi. Su questo si stanno orientando sempre più le Istituzioni con la collaborazione di agenzie formative e associazionismo sociale e di categoria.

Con il progetto "In Rete per l'assistenza famigliare", approvato e ammesso al finanziamento da parte della Regione Piemonte, un arco di soggetti locali, ciascuno per la sua parte, fornirà servizi di formazione e accompagnamento al lavoro di chi vuole raggiungere la qualifica di Assistente famigliare. È una figura professionale con sue caratteristiche, richiesta in molte situazioni famigliari, complessa nella sua definizione, che ha a che fare con il nuovo welfare, mercato del lavoro da un lato e la consulenza alle famiglie, la certificazione delle competenze e la relazione di cura con la persona. Per il raggiungimento di questi scopi si è costituita oggi alla presenza del Segretario generale del Comune di Asti dr. Giuseppe Formichella, una Associazione temporanea di scopo (Ats) fra i soggetti che avevano partecipato al bando regionale. Sono, oltre al Comune di Asti , il C.i.s.a. Asti sud (Consorzio intercomunale socio assistenziale) in qualità di capofila della partnership, il Co.ge.sa. (Consorzio per la gestione dei servizi socio assistenziali), l'Agenzia Piemonte lavoro - Centro per l'impiego di Asti, l'Asl At, l Consorzio sociale Asti Alessandria (Coala), la Coldiretti, la Confederazione italiana agricoltori (Cia), il Patronato Acli, la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri, l'Associazione Scuole tecniche San Carlo.

Con i loro responsabili a firmare l'atto costitutivo anche il sindaco Maurizio Rasero e l'assessore Mariangela Cotto, "soddisfatti del lavoro che ha portato a questo accordo di collaborazione, che fa tesoro dell'ampia presenza di soggetti aderenti e della sottoarticolazione di azioni che possono mettere in atto, chi a uno sportello, chi in un aula per apprendere, chi a voler regolare un rapporto di lavoro".

Comunicato stampa

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