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Eventi | 21 giugno 2025, 09:35

Ad alta voce!, iniziato ad Asti il festival che accende i riflettori sui diritti LGBTQI+. Luxuria: "Gli odiatori social più che omofobi sono codardi" [FOTO E VIDEOINTERVISTA]

Profondo talk sulla rappresentazione mediatica della comunità con le testimonianze, oltre che di Luxuria, di Simone Alliva, Alessandro Baracchini, Ilaria Di Marco

Galleria fotografica di MerfePhoto

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 Ieri ad Asti è partito "Ad alta voce!", il festival LGBTQI+ organizzato da Asti Pride che per due giorni animerà la città con incontri, musica, spettacoli e momenti di riflessione. La Casa del Popolo, storico luogo simbolo dell'attivismo e dell'inclusione, fa da cornice a questa importante manifestazione che punta i riflettori sui diritti e sulla visibilità della comunità.

L'apertura del festival è stata affidata a un talk di alto profilo dal titolo "La rappresentazione della comunità LGBTQI+ nei media", che ha visto protagoniste quattro voci autorevoli del panorama italiano: Simone Alliva, Alessandro Baracchini, Ilaria Di Marco e Vladimir Luxuria.

Si parla di media e di social "Una realtà spesso distorta"

Un incontro partecipato, aperto dai saluti di Chiara Dalla Longa, presidente Asti Pride e Patrizio Onori, attivista Lgbtqi+. "Un'occasione di confronto per raccontare la rappresentanza della comunità nei media. Gli eventi sono frutto di tanto lavoro volontario. Quando si parla di media - rimarca Onori - si parla anche dei social e di una realtà spesso distorta, dove si consumano le contraddizioni maggiori".

Simone Alliva, giornalista professionista specializzato in inchieste su politica, diritti e omotransfobia, ha portato la sua esperienza maturata con il libro "Caccia all'omo. Viaggio nel paese dell'omofobia", la prima inchiesta giornalistica sull'odio omotransfobico in Italia. Il suo lavoro gli è valso riconoscimenti prestigiosi come il Diversity Media Awards e il Premio Fuori!.

Alessandro Baracchini, giornalista Rai, ha rappresentato un esempio di coraggio e normalizzazione quando ha fatto, già nel 2012 coming out in diretta televisiva durante un collegamento a Rai News, dichiarando pubblicamente la propria omosessualità in un gesto che è stato accolto come un importante segnale di civiltà nel panorama dell'informazione italiana.

Ilaria Di Marco, attivista per i diritti LGBTQIA+ e vicepresidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, ha condiviso la sua esperienza nell'ambito della progettazione culturale e nella promozione di un mondo dell'arte più accessibile. La sua partecipazione attiva a eventi e convegni sul movimento LGBT+ in Italia contribuisce costantemente alle riflessioni storiche e alle prospettive future del movimento.

"La mia storia, insieme alla mia mamma 'sdoganata' al Maurizio Costanzo show"

Le riflessioni di Luxuria, figura di spicco del panorama italiano come attivista, scrittrice, personaggio televisivo e conduttrice, sono partite  da lontano, ricordando la sua famiglia che nonostante non l'abbia mai osteggiata apertamente, ha faticato a lungo a comprendere davvero i suoi bisogni. A fare la differenza nella loro vita Maurizio Costanzo che con il suo seguitissimo "Costanzo show" decise un giorno di invitare la sua mamma in trasmissione. "Ha telefonato mentre mamma stava stirando e, un po' per l'autorevolezza di Costanzo, un po' per il fardello delle cose non dette, ha accettato l'invito. Affrontare questa cosa così intima in tv non era facile. Lui è stato delicatissimo e le parole di mia mamma furono illuminanti: 'Io auguro a mia figlia solo la felicità'. Era la prima volta che declinava al femminile. Dopo la trasmissione furono in tantissimi a scrivere e raccontare le loro esperienze, ringraziando per aver parlato dell'argomento"
Luxuria è stata la prima persona transgender eletta al parlamento di uno Stato europeo, quando divenne deputata della XV legislatura italiana con Rifondazione Comunista tra il 2006 e il 2008.

"A livello internazionale tira un brutto vento, un vento pestifero, un vento che se la prende soprattutto con le categorie più fragili, soprattutto le persone trans sono sotto attacco. Anche in nazioni dove magari non ce l'aspettavamo, l'America, gli Stati Uniti d'America, il Stato della Libertà, oggi è governata da un uomo che è ossessionato dalle persone trans", ci ha raccontato Luxuria.

La videointervista

Durante l'evento è stato anche presentato il Langhe e Roero Pride 2025, che si terrà ad Alba il prossimo 5 luglio, confermando l'impegno del territorio piemontese nella promozione dei diritti e dell'inclusione.

Ad Alta voce continua oggi con il laboratorio di favole inclusive per bambinə, condotto da “La Principessa Racconta” alle 15:30. A seguire, alle 17, si entra nel cuore della militanza con un talk su un tema delicato e spesso invisibilizzato: “IVG e comunità trans”, condotto da Marte Manca e curato da Non Una di Meno Asti.

Alle 18:30 si torna alla cultura con la presentazione del libro “L’Amore è cambiato” di Annalisa Ambrosio, evento curato dalla Piccola Libreria Indipendente. Una riflessione sulle trasformazioni del sentimento in una società in costante evoluzione.

Dopo la seconda Apericena Arcobaleno alle 20 il festival entra nel vivo con un momento per noi particolarmente speciale: alle 21 sarà proiettato il documentario “God Save the Queer – Pride 2024”, realizzato dalla redazione de La Voce di Asti. Un racconto corale, emozionante e visivamente potente di ciò che è stato il Pride dello scorso anno, con le sue battaglie, i suoi colori, le sue storie. Un’occasione per rivivere insieme l’energia di quella giornata e riflettere su cosa resta da fare, insieme.

A chiudere in bellezza il festival, alle 22, il concerto live di Neno e la sua band, per ballare, cantare e celebrare la vita

Betty Martinelli

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