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Sanità | 19 novembre 2018, 17:00

“Scegli la prevenzione, proteggi te stesso e gli altri”. In corso la Campagna di vaccinazione della Regione Piemonte

Dalla Asl di Asti una Rete per la salute

Un momento della conferenza stampa di presentazione.

Un momento della conferenza stampa di presentazione.

“Scegli la prevenzione, proteggi te stesso e gli altri”. Non solo uno slogan, ma un percorso di salute che unisce la Asl di Asti, i medici di famiglia, le farmacie, ma soprattutto la popolazione.

Il servizio sanitario offre gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovino in condizioni di maggior rischio, e cioè persone con età maggiore o uguale a 65 anni oppure, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrano di malattie croniche che, in caso di influenza, potrebbero sviluppare gravi complicazioni. Quest’anno anche i donatori di sangue potranno vaccinarsi dal proprio medico di medicina generale, previa identificazione tramite il tesserino di riconoscimento.

Il vaccino somministrato è quadrivalente, secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità. 

Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, l’influenza ha colpito circa 670.000 persone. L’influenza fa anche aumentare gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale ed è un’importante causa di assenza dal lavoro. Per questo è meglio prevenire, con la vaccinazione, le conseguenze più gravi. Durante la stagione influenzale 2017-2018 sono state somministrate in totale circa 636.000 dosi di vaccino antinfluenzale.

Ad Asti si sono vaccinate 33.000 persone ma “ci sono margini di miglioramento – spiega il direttore generale della Asl At Mario Alparone, la scorsa stagione, il picco dell’influenza si è registrato dalla seconda settimana del 2018. Occorre  iniziare le vaccinazioni, a protezione della salute e per evitare l’accesso al pronto soccorso”.

Il dottor Claudio Lucia, presidente dell’Ordine dei Medici ha rimarcato che “il ruolo delle farmacie è fondamentale”, ricordando che per tutte le informazioni mediche c’è il il sito dell'Ordine, mentre il dottor Michele Maggiora, presidente dell’Ordine dei Farmacisti, ha colto l’occasione della conferenza stampa per annunciare una novità. Da fine mese nelle 85 farmacie della provincia, gli utenti potranno ritirare gratuitamente i loro esami, senza dover affrontare lunghe code.

“Non solo l’Asl è promotrice, ha ricordato Gloria Chiozza (direttore sanitario Asl), ma lo fa in un contesto di rete. Ė importante la comunità”.

E’ fondamentale, quindi, proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ci sono alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile per non contagiare le persone con cui si viene in contatto.

L’obiettivo, in Piemonte è raggiungere il target del 75% di livello di copertura, come da indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Lo scorso anno è stata raggiunta la copertura del 48%.

Con Daniela Rivetti, direttore Dipartimento Prevenzione Asl, abbiamo approfondito l’argomento.

Perché è importante la vaccinazione?

“Le persone che hanno più di 65 o persone con patologie croniche devono vaccinarsi, perché l’influenza può dare complicanze gravi o portare addirittura alla morte. Il vaccino quest’anno è quadrivalente e contiene i quattro ceppi di virus influenzale; due tipi A e due tipi B, questi ceppi virali intercettano la maggior parte dei virus circolanti durante la stagione invernale, proprio perché la composizione del vaccino è studiata dall’Oms sulla base della circolazione virale. Quindi protegge molto bene”.

Alcune persone però sono titubanti perché nonostante il vaccino, durante l’inverno, a volte si sono ammalate.

“Ė ovvio che i virus possono causare malattie respiratorie in circolazione durante l’inverno. Sono diversi e contro i virus non influenzali il vaccino non ha efficacia, però l’influenza è il virus più ‘cattivo’, quello che può dare maggiori complicanze”.

Crede che la martellante campagna “no vax” possa avere effetti anche sulla vaccinazione antinfluenzale, anche se non riguarda strettamente i bambini?

“Non si può negare anche se, appunto, sono target diversi, la vaccinazione contro l’influenza sia ben conosciuta dal pubblico e risente un po’ meno di questo atteggiamento, certo che la sfiducia verso il Servizio Sanitario Nazionale e verso le vaccinazioni possono ridurre le coperture. Ė importante quindi vaccinarsi per la nostra salute e di chi ci vive intorno. Un atto di protezione individuale, quindi ma anche un atto di responsabilità collettiva”.

Betty Martinelli

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