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Attualità | 09 gennaio 2019, 16:06

Tra picchi e carenze, in Italia parrebbe non esserci uniformità neanche sulle pensioni

Lo si evince analizzando i dati Istat relativi l'anno 2016. Ad Asti il valore medio erogato si attesta a poco più di 12.000 euro

Tra picchi e carenze, in Italia parrebbe non esserci uniformità neanche sulle pensioni

Analizzando i relativi dati Istat, si evince che in Italia vi sono ragguardevoli disparità, a seconda delle zone, anche per quanto concerne l’erogazione delle pensioni di invalidità e di invalidità civile rapportate alla popolazione residente.

Scorrendo i dati, pubblicati dall’istituto di ricerca e relativi l’anno 2016, si nota ad esempio che gli invalidi di Oristano e Lecce (con percentuali che si attestano rispettivamente al 14,63% e al 14,54%) sono oltre il triplo di quelli residenti a Treviso e Milano (4,76% e 4,77%) o che in tutte le provincie calabresi la percentuale di pensioni di invalidità rapportate alla popolazione residente è superiore all’11%. Venendo invece all’Astigiano, a fronte di una popolazione di 217.574 residenti, vengono pagate 12.877 pensioni di invalidità e di invalidità civile, con un rapporto del 5,92%

Posizioni e percentuali che si ribaltano nettamente, su scala nazionale, guardando invece all’importo degli assegni delle suddette pensioni. In questa particolare “classifica”, le metropoli si impongono nettamente rispetto alle piccole città. E’ infatti Milano la provincia in cui si registra, statisticamente, l’importo più elevato, poiché una pensione eroga mediamente 15.170 euro (lordi). A seguire, distanziata di pochi euro, Roma con una media di 15.046 euro, sempre al lordo. Chiude la classifica Crotone, con una media di 9.417 euro lordi. Venendo invece all’Astigiano, il valore medio erogato si attesta nella parte alta della classifica, ammontando a 12.171 euro lordi.

Mentre, considerando tutte le tipologie di pensione erogate, nell’Astigiano quelle di vecchiaia e anzianità si attestano ad una media di 15.526 euro, seguite da quelle di invalidità che si avvicinano agli 11.000 euro (10.797), quindi quelle destinate ai superstiti pari a 8.132 euro, quelle di guerra arrivano a 7.088 euro, le pensioni sociali a 5.757 euro, quelle indennitarie si fermano a 5.509 euro, di poco superiore a quelle di invalidità civile (5.119 euro)

Gabriele Massaro

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