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Eventi | 23 febbraio 2019, 07:58

"Panda rei" oggi nelle Stanze Attigue del Castello di Costigliole

Il libro della scrittrice-infermiera Laura Binello sarà presentato alle 17

La scrittrice Laura Binello

La scrittrice Laura Binello

Oggi pomeriggio alle 17 nelle eleganti sale del castello di Costigliole d’Asti, presentazione  del libro “Panda Rei”, di Laura Binello, evento collegato alla mostra “Stanze Attigue” visitabile ogni sabato pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18, la domenica mattina dalle ore 10 alle ore 12.30 ed il pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18.

"Presi la mia macchina - scrive Binello - la mia Panda e corsi via da quella casa, da quella storia, da quell’uomo che non avrei più rivisto. Panda rei, tutto corre quando l’urgenza non è salvare qualcuno ma salvare se stessi.

Sette minuti sono davvero pochi, ma moltiplicati per cento persone sono una lunga storia fatta di parole, di sguardi, di gesti e di considerazione umana.

Panda rei, tutto corre, quindi, a bordo di una piccola utilitaria che percorre strade per portare nelle case cura, assistenza e accoglienza. Ogni viaggio si trasforma in un racconto sulla punta delle dita, ogni casa in un teatro.

Laura Binello, astigiana, infermiera all'ospedale di Asti e scrittrice (autrice anche della nostra nuovissima rubrica MedicaMenti).

Docente di medicina narrativa, blogger per passione, fortemente convinta anche del "prendersi cura" con le parole. Amante della vita, della natura e dei gatti, osserva il mondo intorno e lo riporta attraverso una penna delicata, ironica, acuta e sensibile.

Nel 2016 pubblica il primo libro “Panda rei” (edizioni Bookabook Milano), collocandosi in breve tempo nel panorama letterario vicino alla medicina narrativa, vincendo numerosi concorsi letterari in materia. Da poco è uscito con una campagna di finanziamento collettivo, sul sito di Letteratura Alternativa Edizioni, casa editrice astigiana, il suo nuvo libro, “In principio fu Demostene (poi arrivò lei)”, una biografia che mette al centro  il potere della comunicazione empatica come strumento di connessione profonda con gli altri, di accoglienza ed accettazione del disagio, fino a trasformarlo in risorsa per la comunità.

 

Betty Martinelli

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