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Attualità | 01 marzo 2019, 12:20

Che GENERE di storie mi racconti? Un progetto che nasce per ribadire un NO forte e chiaro a tutte le discriminazioni

Il progetto nasce da una sinergia di intenti e di obiettivi, condivisi anche con la Biblioteca Astense, con e dalla quale sono stati recepiti libri e pensieri.

Silvia Bergamasco, Cristina Gai responsabile del segretariato sociale, MAriangela Cotto, Roberta Bellesini

Silvia Bergamasco, Cristina Gai responsabile del segretariato sociale, MAriangela Cotto, Roberta Bellesini

Un progetto per dire NO a tutte le discriminazioni è stato presentato in Comune questa mattina dal nodo antidiscriminazioni provinciale del Comune di Asti.

Il progetto nasce da una sinergia di intenti e di obiettivi, condivisi anche con la Biblioteca Astense, con e dalla quale sono stati recepiti libri e pensieri.

II “Nodo territoriale provinciale contro le discriminazioni”, all’interno delle molteplici funzioni legate alle attività antidiscriminatorie, in merito all’analisi della discriminazione di genere, che porta nelle relazioni intrafamigliari alla violenza, ha sentito la necessità di progettare azioni di prevenzione ed educazione, con atti mirati, quali ad esempio incontri con i giovani e le giovani presso le scuole cittadine.

L’ispirazione progettuale nasce da un significativo incontro di formazione specifica con la dottoressa Irene Biemmi, ricercatrice e formatrice esperta di Pedagogia di genere e delle pari opportunità, che da anni svolge un’analisi accurata dei testi per l’infanzia, al fine di evidenziare possibili discriminazioni di genere già nelle prime letture infantili. Il progetto  del nostro servizio si svolge proprio partendo dalla proposta di alcuni di questi testi nelle scuole cittadine introducendo quindi possibilità di letture e quindi di pensieri “altri”.

Un momento di lettura “leggera” permette così la realizzazione di un pensiero di coscienza diffusa e di riflessione su un linguaggio condiviso che consente, già dalle giovani generazioni, di apportare quelle modifiche ad una modalità culturale che fa sì che la lotta ai fenomeni della violenza di genere e della discriminazioni non siano semplicemente una questione privata, ma il frutto di un’abitudine insita nel contesto in cui tutti e tutte viviamo.

Gli interventi nelle scuole sono calibrati sull’età degli alunni e delle alunne, e in tal modo possono già essere attivati dalla scuola dell’infanzia.

Prendendo spunto dall’iniziativa “Nati per leggere”, da anni presente sul territorio, con ottimi risultati, vengono proposte letture animate di libri specifici scelti dalla équipe, durante le quali i bambini e le bambine verranno chiamati ad interagire, inventando possibili finali, su cui si potrà discutere, confrontandoli con il finale reale, e a sorpresa, della storia.

"Il progetto - spiega Mariangela Cotto assessore alle Politiche sociali - fa riflettere i bambini, sviluppa il senso critico e ricorda il cammino delle donne e degli uomini verso le pari opportunità".

 

Redazione

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