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Economia e lavoro | 01 marzo 2019, 13:05

Da Cherasco a Castagnole delle Lanze, passando per Alba: intesa tra 17 Comuni per la salvaguardia del Tanaro

Firmato accordo per la tutela delle zone naturali lungo la fascia fluviale. Tra gli obiettivi, quello di favorire l'attuazione di interventi finalizzati alla valorizzazione ambientale

Amministratori riuniti ad Alba per la firma

Amministratori riuniti ad Alba per la firma

Giovedì 28 febbraio, presso il municipio albese, i referenti di diciassette Comuni tra le province di Cuneo e Asti hanno siglato il Protocollo d'intesa per le zone naturali di salvaguardia lungo l’asta fluviale del Tanaro nel tratto tra Cherasco e Castagnole delle Lanze.

Le Amministrazioni coinvolte sono quelle di Alba (capofila del progetto), Bra, Castagnito, Castagnole delle Lanze, Cherasco, Guarene, Govone, La Morra, Magliano Alfieri, Monticello d’Alba, Neive, Pocapaglia, Roddi, Santa Vittoria, Verduno, Costigliole d’Asti e Isola d’Asti.

Firmando il documento i Comuni hanno preso atto della proposta progettuale, condiviso il quadro strategico e lo schema del "Masterplan per la Valorizzazione della Fascia Fluviale del Fiume Tanaro", impegnandosi a condividere modifiche in fase esecutiva, coordinare, nell’ambito delle rispettive competenze in materia di pianificazione e gestione del territorio, l’adeguamento dei propri piani regolatori, stabilendo che a discrezione del Comune interessato parte delle compensazioni ecologiche che provengono da interventi trasformativi riguardanti la fascia fluviale sui propri territori (in particolare quelle legate ai progetti dell'autostrada, del terzo ponte, delle centraline idrauliche) siano investite lungo la fascia fluviale stessa, favorendo l'attuazione degli interventi di valorizzazione ambientale previsti nei progetti d'ambito e di rete, nella rigenerazione delle fasce spondali, nei servizi e nelle strutture previste dal Masterplan.

Oltre a ciò, i Comuni firmatari si sono impegnati ad attivare un accordo con la Regione Piemonte su alcuni punti specifici come: includere la dorsale ciclabile come tratta degli itinerari di interesse regionale della "Via del mare" (per la tratta Alba-Cherasco) e del "Percorso ciclabile Terre dell'Unesco" (per la tratta Alba-Govone); creare una zona naturale di salvaguardia estesa al territorio incluso nel Masterplan; creare eventuali riserve naturali; avviare un tavolo di verifica delle ipotesi progettuali del Masterplan con l'Autorità di Bacino.

Ulteriori dettagli su La Voce di Alba

 

Redazione

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