Al grido di “non c’è un pianeta B”, “ci siamo rotti i polmoni” e “"Gli uomini discutono, il clima AGISCE”, migliaia di studenti delle scuole astigiane, stanno partecipando con entusiasmo e convinzione al Global Strike for Future.
La risposta a ciò che ha messo in piedi la 16enne Greta Thunberg (che da agosto sciopera per il clima ogni venerdì davanti al Parlamento svedese per chiedere al suo governo un impegno reale e concreto atto a contrastare l'emergenza climatica) è impressionante.
C’è il mondo di chi vuole mettere l’ambiente al primo posto perché senza la cura e il rispetto del nostro ambiente non possono esserci le altre priorità.
Lo sciopero è diventato pratica diffusa in oltre 150 Paesi del mondo. In molte città, davanti a municipi o parlamenti, si tengono i cosiddetti Fridays for future - i venerdì per il futuro.
"Se non facciamo qualcosa, entro il 2050 potremmo vedere milioni di morti premature" L'allarme dell'Onu, parla chiaro.