Oggi alle 17 come ultimo appuntamento della stagione teatrale di Moncalvo di scena la commedia “Alle 5 da me” di Pierre Chesnot con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero (scene di Matteo Soltanto, costumi di Marco Nateri, regia di Stefano Artissunch).
La performance è una commedia esilarante che racconta i disastrosi incontri sentimentali di un uomo in cerca di stabilità affettiva e di una donna alla ricerca spasmodica di un essere di sesso opposto che le possa garantire una procreazione senza l’uso di provette. Protagonisti cinque donne che corteggiano un uomo e cinque uomini che corteggiano una donna.
Abbiamo intervistato Gaia DeLaurentiis alla vigilia dello spettacolo nell’astigiano.
Raccontaci la tua esperienza in occasione di “Alle 5 da me”.
“E’ stato quasi un paradosso lavorare perla seconda volta con lo stesso partner sul palco, Ugo Dighero, lo stesso regista, lo stesso autore e lo stesso genere di commedia. La mia scorsa esperienza nell’Inquilina Del Piano di Sopra era stata estremamente soddisfacente e temevo fosse presto per ricreare quegli equilibri, ma Stefano Artissunch, il regista ha insistito molto e ora gli do ragione. L’interpretazione è comunque molto differente, più complessa, vesto i panni di cinque personaggi forti, con caratteri particolari ed è stata davvero una sfida nuova per me. Le storie che si intrecciano sono infatti verticali a quella principale".
Come ti sei preparata a interpretare i personaggi?
"Come spesso capita nella vita, quando si vuol incontrare qualcuno alla svelta, si diventa poco selettivi, così, i due protagonisti finiscono per trovarsi ad accogliere in casa personaggi davvero singolari ed a tratti paradossali, attraversando un vero e proprio percorso ad ostacoli che li porterà a cimentarsi nelle più svariate interpretazionie questa è stata la difficoltà, ma ho avuto grande libertà di muovermi sulla scena, rendere miei i personaggi, caratterizzarli".
Quali altri elementi caratterizzano la piece?
"La scenografia di Matteo Soltanto restituisce i colori ed i sapori dei personaggi deliziando il visivo in una sorta di installazione. E’ una sfida stimolante portare in scena “Alle 5 da me”, un vero e proprio cimento da condividere con attori e collaboratori chiamati a confrontarsi con una galleria di personaggi ma sostenuti da un testo ricco di battute, situazioni e favolosi interpreti. Ed è proprio nel gioco del teatro e nella condivisione che si è voluto fare il massimo perché la confezione della pièce sia la cornice più giusta a dare lustro al quadro. Anche la musica della Banda Osiris da la giusta dimensione alla rappresentazione”.
Cosa deve aspettarsi il pubblico di Moncalvo?
"Il nostro obiettivo è mantenere il più possibile “la Verità Scenica” senza rinunciare al sano divertimento ma facendo in modo che, se pur attraverso il gioco del travestimento, i caratteri resi umani e credibili possano creare empatia con lo spettatore".