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Cultura e tempo libero | 23 maggio 2019, 15:47

Omaggio alla pittrice Amelia Platone a 25 anni dalla scomparsa

L’appuntamento, in programma domenica 2 giugno dalle ore 16, si svolgerà a Montemagno ed avrà carattere pubblico

Un ritratto giovanile di Amelia Platone

Un ritratto giovanile di Amelia Platone

Domenica 2 giugno, la famiglia organizzerà un pomeriggio di festa, tra parole ed immagini, per ricordare la figura della pittrice Amelia Platone a venticinque anni dalla sua scomparsa. L’appuntamento, fortemente voluto in particolare dalle figlie Maria Eugenia e Rita Castellana, avrà carattere pubblico e si svolgerà, significativamente, a Montemagno, nella casa di campagna di via Santa Croce 2 in cui l’artista trascorse molte ore dipingendo e scrivendo. 

 

Biografia di una indimenticata artista

Nata ad Asti, nel 1927, Amalia Platone iniziò a disegnare da adolescente e, dopo aver conseguito la maturità classica, si spostò a Torino dove fu allieva prima di Cornelia Ferraris, e poi nel ’48, dopo aver partecipato ad alcune mostre, si iscrisse alla scuola di Felice Casorati (assistente Filippo Scroppo) all’Accademia Albertina, che frequenta per cinque anni conseguendo i premi Marco Avondo e Dino Uberti.

La partecipazione al corso di tecniche incisorie fece emergere la sua predilezione per la xilografia, per giungere alla scultura intorno al 1955. Negli stessi anni si diplomò in pianoforte al Conservatorio Vivaldi di Alessandria.

Nel ’48 è diventata socia della Società Promotrice di Torino; fondatrice del Piemonte Artistico Culturale di Torino; socia della Permanente di Milano, della Società per le Belle Arti di Genova, del Gruppo Artistico Provinciale di Alessandria.

Ad Asti è stata tra i fondatori della Società Promotrice delle Belle Arti di Asti e del Circolo di Cultura che, dal ’55 al ’58, ha svolto attività espositiva ad alto livello

Ha vissuto a Palermo dal ’59 al ‘65 e il suo punto di riferimento culturale è stata la Libreria Flaccovio. Al suo ritorno in Piemonte, insieme a Carla Masseroni, ha iniziato l’attività di gallerista riaprendo il Circolo Culturale “La Giostra”, istituita da Eugenio Guglielminetti. E’ stata inoltre consulente per i Beni Artistici del Comune di Asti dal ’76 all’85.

Attiva in esposizioni personali e presente in rassegne internazionali, ha condotto la sua ricerca pittorica e segnica, nonostante l’aggravarsi dell’infermità, fino alla primavera 1994. Le sue mostre più importanti si sono svolte, oltre che ad Asti e in alcuni centri della provincia, a Torino, Genova, Milano, Burghausen, Palermo, Alessandria, Casale Monferrato, Valenza Po, Ivrea, Mantova, Imperia, Vienna.

Redazione

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