“La sfida di governare il Piemonte per i prossimi 5 anni è grande: abbiamo la certezza che per fare bene questo lavoro serve l’impegno di tutti, altrimenti non ci saranno né vincitori né vinti, ma un Piemonte che non cresce”. Così il Presidente della Regione Alberto Cirio ha replicato alle osservazioni della minoranza sul suo discorso programmatico, fatto questa mattina a Palazzo Lascaris.
Il governatore ha poi sottolineato che le “critiche saranno sempre ben accette” e che “tutta la giunta si confronterà sempre con il consiglio”.
“In 58 minuti, tanto quanto è durato il mio intervento, - ha proseguito Cirio – è difficile dare la programmazione della nostro regione per i prossimi anni: il giorno che riuscirò a parlare 58 minuti del Piemonte mandatemi via perché vuol dire che non sono all’altezza”.
“Parlare di grandi ideali è bello e può far fare bella figura alla nostra regione, ma senza atti concreti non riusciremo ad uscire dal cono d’ombra in cui ci troviamo. Noi dobbiamo volare alto, tenendo però sempre i piedi ben piantati a terra, altrimenti succede che la gente non va più a votare, che forze politiche che prima avevano due consiglieri ora ne hanno 23 consiglieri: se stai tra la gente riesci a dare risposte” ha concluso il Presidente.