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Attualità | 27 luglio 2019, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo: Quarelli, Mayer & co

Nuova puntata di invito ad approfondire la conoscenza di luoghi ed opere che arricchiscono l’Astigiano, dedicata questa volta all’arte contemporanea

Coazzolo, la bellissima Cappella firmata da David Tremlett

Coazzolo, la bellissima Cappella firmata da David Tremlett

Che noi si viva in un posto bellissimo, al di là che sia il titolo della rubrica, spero inizi ad essere proprio chiaro a tutti. Non ci manca veramente nulla, se non la capacità di raccontare e promuovere tutto il bello che ci circonda.

Aveste allora fatto il pieno di affreschi, statue e dipinti trecenteschi o barocchi, di polittici e capitelli, provate a dare senso nuovo ad un giro negli affascinanti territori più a sud dell’Astigiano, ricchi di natura, borghi e monumenti così come di grandi vini ed eccellenze alimentari, ma anche d’arte contemporanea.

A Roccaverano e a Bubbio suggerisco di farsi sorprendere da due posti unici e affascinanti, sempre aperti e ricchi d’arte: il parco Quarelli, incredibile cornice di terrazzamenti e boschi con opere di vari artisti contemporanei e il parco scultoreo Mayer, mostra permanente dell'artista svizzero, a contorno, con contorno di un panorama spettacolare. Grandi esempi delle sorprese che riserva il girare per l’Astigiano.

Il Parco d'Arte Quarelli di Roccaverano conta più di una ventina tra sculture e grandi installazioni, di artisti di fama o talenti emergenti, disseminate in una trentina di ettari in un magico e suggestivo connubio tra arte e natura. A Bubbio invece le sculture di Quirin Mayer compongono uno spettacolare spazio d'arte all’aperto, unico ed imperdibile, anche quale splendido punto panoramico, caratterizzando il già bellissimo borgo.

Poi, tornando indietro, farei un salto a Coazzolo, a rimirare la chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, altra bella opera d’arte contemporanea, firmata David Tremlett: forme e colori delle circostanti colline del vino, applicate su un tipica cappella di campagna. Bel lavoro.

Continuerei il tour con una visita al piano nobile di Palazzo Crova, a Nizza Monferrato, per rifocillarsi in Enoteca Regionale, ma anche e specialmente per l’esposizione della ricca collezione Lajolo: Carrà, Guttuso, Ligabue, Manzù, Sassu e tanti altri... tanta roba.

Altra tappa il Parco la Court di Castelnuovo Calcea, raro esempio di land art: oltre venti ettari di vigne e parco dove paesaggio, arte e cultura del vino formano una simbiosi dalle caratteristiche uniche e suggestive. Lì trovate le monumentali opere di Luzzati, Nespolo e Bangle (quello dei panchinoni), solo per citare i nomi dei principali artisti, che sottolineano e valorizzano magnificamente il rapporto tra l’uomo e la natura circostante.

Finirei a Mombercelli, al civico Museo d’arte moderna e contemporanea, Musarmo, anche solo perché allestito nel vecchio piccolo carcere del paese.

Spero allora che Quarelli, Mayer e tutto il resto, ben oltre l’accennato per motivi di spazio, si mettano a sistema per favorire, promuovendosi come esperienza unitaria, il nostro povero turismo. Spero l’articolo vi dia lo spunto per visitare i luoghi citati. Per questo e tantissimo altro, l’Astigiano è eccezionale e noi non possiamo che essere orgogliosi di vivere in questo posto bellissimo.

Davide Palazzetti

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