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Politica | 12 settembre 2019, 19:34

Tutto fa Palio? La politica agita il parterre della manifestazione più importante della città

A suon di comunicati e considerazioni, tutti scendono in campo. Le reazioni

La protesta dei Comuni durante il Palio del 2 settembre

La protesta dei Comuni durante il Palio del 2 settembre


Tutto fa Palio? Tutti contro tutti? Rasero contro il Consiglio? Quale sarà la formula del futuro della manifestazione più importante astigiana? I Comuni sono parte integrante del Palio? Le modifiche disturbano la tradizione?

Queste e mille altre domande affollano il parterre astigiano dopo la corsa e la manifestazione di domenica scorsa.

La garbata protesta dei comuni al termine della bella vittoria del cavallo scosso di Baldichieri ha sollevato tantissime discussioni ed è stata la politica (giusto o sbagliato che sia) a fare cassa di risonanza per tutta la settimana con il sindaco Rasero considerato un 'one man band', anche se in realtà le decisioni prese sono state collegiali.

Un Consiglio del Palio messo addirittura in discussione dal primo cittadino (qui l’articolo) dove nessuno o quasi ha parlato. Un segnale di protesta? “Assolutamente no” chiosa Rasero, ma il comunicato congiunto arrivato oggi fuga i dubbi. “Siccome le tante parole, le discussioni di un anno intero, non hanno mai portato a nulla, siamo ricorsi a questa forma di manifestazione del dissenso.

Dobbiamo constatare che abbiamo centrato l'obiettivo di attirare l'attenzione su di noi e di portare allo scoperto il vero intento del Sindaco: cancellare il Consiglio del Palio, un'azione anti democratica finalizzata a garantirsi la completa libertà di modifica della Festa ed arrivare, probabilmente, all'eliminazione dei comuni dal Palio” (qui l’intero comunicato).

Lo stesso vicesindaco, Marcello Coppo ha portato alcuni argomenti guardando il punto di vista anche di chi il Palio non lo segue “Oggi dobbiamo pertanto capire che natura ha il Palio: deve essere una manifestazioni per pochi o un formidabile strumento di rilancio della città? Deve essere un mondo chiuso o un'opportunità per aprirsi al mondo, specialmente in chiave turistica? Deve essere pagata a prescindere dai risultati per tutti i cittadini o può farsi interprete della volontà di reinterpretare le sfide economiche e sociali di Asti?"(qui l'articolo)

Dal canto suo il sindaco oggi sulla sua pagina facebook risponde al consigliere pentastellato Massimo Cerruti che ieri aveva espresso alcune (dure) considerazioni “Il Palio deve essere una festa coinvolgente e il più possibile inclusiva. Sdoppiare la corsa creando il palio dei comuni, umiliati a figli di un Dio minore, cani in chiesa, fastidiosi intrusi, ha creato situazioni di rancore, divisioni e ambiguità” (qui l'articolo).

Il ragazzo fa progressi - scrive Rasero condividendo un post della campagna elettorale di Cerruti del 2017 (la foto dei cavalli era al contrario, poi corretta) - Si sta facendo. Solo 25 mesi fa non sapeva nemmeno da che parte si girava , ora è un esperto del settore ...Ma mi dico, un po’ di pudore e ritegno no?".

Nei giorni scorsi un’altra comunicazione congiunta, quella dei capigruppo di minoranza in comune, tornava sulla querelle “Il livello in cui sta precipitando il confronto è preoccupante – scrivevano Angela Quaglia Angela Motta Giuseppe Passarino Mario Malandrone Massimo Cerruti - piuttosto di ammettere che non tutto è stato perfetto, il Sindaco continua con gli insulti e con l'arroganza nei confronti di Comuni. Questo atteggiamento non è solamente inaccettabile, posto che i rapporti istituzionali andrebbero mantenuti su livelli di rispetto e collaborazione, ma anche controproducente per la città” (qui l’articolo).

Angela Quaglia aveva rincarato la dose:"Il Palio ha una sua storia e tradizione, non si separi la città dai Comuni". (qui l'articolo).

E il popolo del Palio, quello che lavora pancia a terra tutto l’anno, che sottrae tempo alla famiglia, agli affetti, al lavoro per la passione nei confronti di una bellissima manifestazione, la vera anima del Palio che dice?

Al momento i social mettono in evidenza un interessante confronto virtuale che speriamo si concretizzi in proposte costruttive e realizzabili.

Betty Martinelli


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