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Scuola | 25 settembre 2019, 16:39

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore del cibo! Buona la qualità nelle mense astigiane, ma i bambini rifiutano diversi alimenti

"Blitz" a sopresa del sindaco Rasero e dell'assessore Pietragalla alla mensa della scuola Martiri

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore del cibo! Buona la qualità nelle mense astigiane, ma i bambini rifiutano diversi alimenti

Non solo una visita a sorpresa nelle scuole per valutare il servizio mensa, ma un’occasione per comprendere, ed eventualmente pensare di modificare, un vero e proprio piccolo mondo dove i nostri figli o nipoti passano buona parte del loro tempo, nutrendosi ma soprattutto imparando e rispettando il valore del cibo e le differenze altrui.

Il sindaco di Asti Maurizio Rasero e l’assessore all’Istruzione Elisa Pietragalla, stanno effettuando un “tour” nelle mense scolastiche, a sorpresa, mangiando con i bimbi anche per valutare il sistema.

Questa mattina il “blitz” è toccato alla mensa della scuola Martiri della Libertà che ospita anche alcune classi della scuola elementare Buonarroti.

La visita anche per testare il funzionamento del sistema del self service, che sembra essere più veloce e anche educativo per i bimbi e ragazzi che possono così sparecchiare e differenziare.

IL MENU

Il menù di oggi prevedeva pasta burro e salvia (molto gradita), platessa (quasi per nulla) con insalata, pane e banana.

Il pane purtroppo è evidentemente molto sprecato perché servito in panini che magari vengono utilizzati solo in minima parte.

“Andrebbe assolutamente tagliato – concorda il sindaco che assaggia i piatti constatandone la qualità. A fargli eco Ivana Murrau referente per il plesso della Dussman di Valgera che cura la preparazione pasti.

Ciò che non si mangia – spiega – purtroppo si butta anche se non toccato. Il pane effettivamente una volta consegnato se non si utilizza si deve gettare e noi non abbiamo tempo per tagliarlo. Qualche insegnante lo fa, ma sono rari, per esempio alla scuola Rio Crosio e Galileo Ferraris è stato adottato il sistema della mezza porzione, ma dipende anche in questo caso dalla disponibilità degli insegnanti. Se il pasto non viene consegnato e non utilizzato si può consegnare, per esempio la Caritas lo ritira”.

Dal giro in mensa emerge che i bambini non gradiscono affatto la platessa o alcune verdure che però fanno parte del disciplinare Asl.

Graditissimi pizza, hamburger, bastoncini di pesce. I menu fatti dalla Asl sono a rotazione stagionale e c’è la possibilità di fare cambi soprattutto per intolleranze.

EDUCAZIONE ALIMENTARE

La scelta è varia ma emerge che manca una sorta di educazione al cibo da parte delle famiglie.Certo – racconta la cuoca – se ci sono piatti che sono del tutto sconosciuti a casa, i bambini fanno più fatica. Molti genitori o nonni poi all’uscita portano merendine o patatine, così è più difficile”.

Il risultato finale è che alla fine dei turni (12.15 – 12.45 – 13.35) nei bidoni ci sono molte platesse neppure assaggiate. Uno spreco intollerabile del quale sarebbe bene tenere conto.

L’assessore Pietragalla che tiene molto all’argomento spiega che "a ottobre partirà il progetto ImMENSAmente buono che sarà suddiviso in incontri con insegnanti e famiglie, percorsi educativi e una parte didattica con i ragazzi".

Con la speranza che si possa porre fine a sprechi quotidiani.

Betty Martinelli

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