La diciottesima edizione del Premio “Pina e Libero Grassi”, organizzata da Solidaria con il sostegno di Confcommercio-Imprese per l’Italia, si è conclusa con un’importante menzione speciale per la classe 4M del Liceo artistico “Benedetto Alfieri” di Asti. Questa edizione, come ormai accade dal 2009, si è posta l’obiettivo di stimolare la partecipazione delle nuove generazioni alla vita sociale e culturale del proprio territorio, promuovendo la memoria di Libero Grassi, imprenditore vittima della mafia, e della moglie Pina, come esempi di coraggio civile e responsabilità.
Il tema proposto per il 2025, “Conoscere il territorio per una cittadinanza attiva e responsabile”, ha visto il coinvolgimento di numerosi studenti di scuole primarie e secondarie di tutta Italia. Gli alunni sono stati chiamati a realizzare interviste e inchieste giornalistiche su personalità impegnate nella promozione dello sviluppo sostenibile e su problemi che rappresentano un ostacolo alla crescita, dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
La cerimonia di premiazione è prevista per il 15 maggio a Palermo, presso il Cinema De Seta dei cantieri culturali della Zisa, luogo simbolico di resistenza e creatività. La giuria, composta da Alfredo Chiodi (rappresentante della famiglia Grassi), dal giornalista Stefano Edward Puvanendrarajah e da Salvatore Cernigliaro (Presidente di Solidaria), ha selezionato i migliori progetti tra decine di proposte provenienti da tutta Italia.
Tra i principali riconoscimenti, risultano vincitrici per la sezione interviste la videointervista “Lister: sostenibilità nella città dei matti” realizzata dalla classe 3A della Scuola secondaria “Carlo Stuparich” di Trieste e, per la sezione inchieste, il progetto “mal-esseRE – Video inchiesta sulla violenza giovanile a Reggio Emilia” della classe 3D dell’Istituto “Galvani-Iodi” di Reggio Emilia. Sono state inoltre assegnate menzioni speciali a lavori che si sono distinti per l’approfondimento e la passione investiti nella ricerca: tra queste, meritano particolare attenzione la videointervista “Fibronic: la fabbrica dei veleni” della 2B dell’Istituto “Nicola Zingarelli” di Bari e la video inchiesta “Le parole che dividono” della 4M del Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” di Asti.
Il riconoscimento alla classe astigiana è un segno dell’impegno profuso dagli studenti e dai docenti nel trattare temi di grande attualità e sensibilità sociale. “Le parole che dividono” esplora infatti il potere delle parole come strumenti di inclusione ma anche di divisione, offrendo spunti di riflessione attuali e profondi sul ruolo del linguaggio nella società contemporanea.
La Confcommercio di Asti ha espresso grande soddisfazione per la menzione ottenuta dalla scuola astigiana. Claudio Bruno, direttore della sede locale, ha voluto sottolineare che il "vero plauso va a tutti gli studenti e ai docenti coinvolti, ribadendo quanto sia importante valorizzare il contributo delle nuove generazioni per una società migliore, più consapevole e partecipata".