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Attualità | 11 dicembre 2019, 13:23

Dall’EcoForum 2019 di Legambiente emerge il quadro di un Piemonte fra luci e (troppe) ombre

Solo 4 Comuni su 10 raggiungono il 65% di raccolta differenziata, 44 (12 dei quali nell’Astigiani) quelli “Rifiuti Free” che producono meno di 75 kg rifiuti/abitante

Dall’EcoForum 2019 di Legambiente emerge il quadro di un Piemonte fra luci e (troppe) ombre

A distanza di 7 anni dalla data in cui si sarebbe dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata per legge, il Piemonte si ferma ad un modesto 61,2%, con la città di Torino (46%) e la Provincia di Alessandria (53%) a rallentare la corsa regionale verso il rispetto delle norme di legge. Solo 44 i Comuni Rifiuti Free, ovvero che hanno una produzione di rifiuti inferiore ai 75Kg/abitante all’anno e una raccolta differenziata superiore al 65%.

Sono i dati che emergono dal dossier Comuni Ricicloni Piemonte 2019 presentato questa mattina a Torino da Legambiente nel corso della terza edizione dell’EcoForum per l’Economia Circolare del Piemonte, appuntamento dedicato all’approfondimento e al confronto sui temi della corretta gestione dei rifiuti e delle buone pratiche di economia circolare a cui hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, università, mondo imprenditoriale e singoli cittadini.

“La strada individuata dal Piano Regionale Gestione Rifiuti, ovvero raccolta porta a porta e tariffazione puntuale, è quella che ha garantito le migliori performances a livello locale e nazionale. Occorre però un cambio di marcia, che garantisca risultati migliori in tempi rapidi – afferma Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – La corretta gestione dei rifiuti, a valle di una decisa azione di prevenzione e riduzione, è un tassello fondamentale per una conversione ecologica del tessuto economico regionale, per l’implementazione di un Green New Deal e, in ultimo, per la creazione di una vera Economia Circolare. La nostra Regione è ancora indietro rispetto agli obiettivi di legge e si muove troppo lentamente, ma la crescita costante è comunque un indicatore positivo. E come spesso accade il mondo civile si muove più velocemente delle Istituzioni. Ne sono esempio le aziende, le università e le associazioni che oggi abbiamo raccolto attorno a questo tavolo, in rappresentanza di un tessuto socio-economico vivo e fertile alla Green Economy”.

Di contro, si registra in positivo la presenza di 44 Comuni “Rifiuti Free”, premiati nel corso dell’EcoForum, accomunati da un denominatore comune: la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una raccolta domiciliare porta a porta, un’informazione e sensibilizzazione continua ed efficace e con politiche anche tariffarie che premiano il cittadino virtuoso. Per quanto concerne l’Astigiano sono stati premiati ben 12 Comuni: Belveglio, Villafranca d'Asti, Corsione, Mombercelli, Azzano d'Asti, Mongardino, San Paolo Solbrito, Vaglio Serra, Valfenera, Frinco, Soglio e Vigliano d'Asti. Quelli citati, come del resto la gran parte degli altri premiati, sono piccoli centri al di sotto dei 10.000 abitanti, ma buoni risultati si possono trovare anche in comuni capoluogo di provincia come Novara (72,7% di raccolta differenziata), Asti (69,2%), Cuneo (72,4%), Biella (78,1%), Vercelli (70,3%) e Verbania (77%).

Redazione

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