A distanza di poco più di un anno dalla creazione della Fondazione Musei, la minoranza in Consiglio Comunale al completo chiede al sindaco, vicepresidente della Fondazione che li gestisce e membro del Consiglio, un bilancio delle scelte fatte.
Il tema della Fondazione Musei continua a essere dibattuto in Consiglio Comunale: la minoranza che non condivideva tale scelta pone periodicamente l'accento su "criticità, mancanza di un vero piano culturale. In particolare - spiegano - pone l'attenzione non solo sulla cessione del patrimonio museale, ma anche sull'aver delegato le scelte culturali, le politiche tariffarie applicate nei musei, il piano didattico e culturale.
"La Fondazione - scrivono i consiglieri Malandrone, Quaglia, Cerruti, Passarino, Anselmo, Motta e Sutera -si era dotata di un direttore selezionato con importante bando ed era stato individuato Filippo Ghisi che però ha cessato l'incarico a inizio ottobre".
Una scelta repentina che ha colto tutti di sorpresa, i consiglieri stessi lo hanno saputo dai giornali locali. Era stato Mario Sacco presidente della Fondazione Asti Musei a diramare una nota dove si ringraziava Ghisi.
"L'Ente - aveva detto- è ben posizionato sul territorio e agisce concordemente con gli altri stakeholder locali, compreso il nuovo Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Le grandi mostre (Chagall prima, Monet adesso) contribuiscono in maniera decisiva allo sviluppo culturale, sociale ed economico della città e dell’Astigiano. Ora, si rende necessaria una nuova strategia di mantenimento e di crescita, con esperti di diversi settori che verranno di volta in volta coinvolti sulla base di una strategia condivisa con il Comune di Asti. Proprio in tale ottica, non si procederà all’assunzione di un nuovo Direttore, ma, superata con successo la difficile fase di start-up, si procederà a gestire quanto realizzato finora con le attuali risorse".
I consiglieri chiedono di sapere quali scelte e quali dati a supporto dimostrano che la svolta della Fondazione è iniziata, quale sia il bilancio delle visite ai musei cittadini, aldilà delle mostre-eventi, quante siano le scuole che hanno partecipato e quali ricadute economiche ci siano state.
"Chi effettuerà le scelte culturali educative per la fruizione dei musei in assenza di un direttore, tenendo presente che è il Comune a farsi carico delle utenze dei musei? Quali sono le politiche - continuano i consiglieri - a favore delle scuole?".
I consiglieri chiedono anche conto del ruolo e del costo della presenza di Vittorio Sgarbi, spesso ospite della nostra città e quali siano gli standard minimi di sicurezza adottati dai musei.