"Il desiderio più grande? L'apertura di una fabbrica da 450 posti di lavoro". La giunta Rasero compie due anni e mezzo di mandato e in questo inizio anno stila un bilancio guardando al futuro.
"È stata molto dura" spiega il sindaco Maurizio Rasero che, con tutti gli assessori – il vicesindaco Marcello Coppo (con deleghe alle Attività Produttive, Lavoro, Commercio, Agricoltura e Urbanistica), Renato Berzano (Bilancio, Ambiente e Trasporti), Mario Bovino (Sport,Personale, Sistemi informativi, Partecipate, Attuazione del Programma e Grandi Progetti), Stefania Morra (Infrastrutture, Edilizia Scolastica, Lavori Pubblici, Viabilità e Patrimonio), Loretta Bologna (Turismo, Fondi Europei, Unesco, Gemellaggi e Manifestazioni), Gianfranco Imerito (Cultura, Università, Progetto Vino e Cultura), Mariangela Cotto (Politiche Sociali, Volontariato e Sanità), Elisa Pietragalla (Politiche Giovanili, Asili Nido, Pubblica Istruzione e Pari opportunità) e Marco Bona (Protezione Civile, Sicurezza, Polizia Municipale Controllo del Vicinato e Progetto Mille Occhi sulla Città) – ha incontrato la stampa per un bilancio di metà mandato.
"I tempi della Pubblica Amministrazione sono elefantiaci e le cose importanti da realizzare sono tante, a fronte di disponibilità economiche sempre più ridotte – spiega Rasero – Senza contare gli imprevisti come la rottura di due grosse caldaie, ormai vetuste, da circa 40.000 euro l’una che ci costringeranno a dirottare dei fondi, inizialmente destinati altrove, alla loro sostituzione. Ciò nonostante noi andiamo avanti quotidianamente con lo spirito del ‘bravo padre di famiglia’ che deve far quadrare i conti, anche se molto del lavoro fatto non viene percepito dai cittadini”. “Quel che manca – ha aggiunto il primo cittadino – è un’attività, come l’ipotetica fabbrica che vorrei, che possa far la differenza: cultura e turismo creano tante opportunità, ma sono consapevole che non bastino”
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TANTI VISITATORI PER I MUSEI
Riguardo la cultura, Rasero ha sottolineato che in città sono passati circa 50mila visitatori per la mostra su Monet e circa 20.000 hanno contestualmente acquistato lo smart ticket che consente di visitare anche tutti gli altri musei cittadini. Note positive anche per la stagione teatrale, che ha già avuto 12mila ingressi. Anche l'università sta crescendo e ha richiesto altri due immobili (tra cui la palazzina ufficiali in ristrutturazione, dove ha perso la vita qualche settimana fa un senzatetto). Mentre sul fronte dell’imprenditoria turistica vi è forte interesse da parte di due catene alberghiere: un quattro stelle lusso e un tre stelle più commerciale.
IL GIRO D'ITALIA E L'INCONTRO CON I FRIDAYS
La città a maggio sarà, per la quinta volta nella storia della corsa rosa, sede di tappa del Giro d’Italia, che arriverà il 29 maggio. "Ma ci saranno molti altri eventi degni di nota".
Un ritorno al passato e novità in itinere per il Palio, che tornerà alla formula con 21 partecipanti a fronte di una maggior partecipazione economica dei Comuni, che metteranno 40.000 euro ciascuno. "Il palio – ha commentato Rasero – richiama principalmente appassionati, ma mi rendo conto che per chi non è addentro a questo mondo i tempi di svolgimento possano essere un po’ lunghi e magari non lasciare un buon ricordo. A differenza di feste enogastronomiche come Sagre, Vinissage o altre che accontentano più persone. Su quel fronte investiremo per cercare di programmare meglio la Fiera del Tartufo, perché non è concepibile il comune capoluogo non abbia una fiera di caratura nazionale”.
Altro tema forte dell’anno sarà l’ambiente, affrontato già sabato quando il sindaco ha incontrato i ragazzi dei Fridays for Future che gli hanno chiesto un impegno più "green". "Cercheremo di mettere in moto tutti i meccanismi necessari: dal piantare più alberi ad installare una dozzina di colonnine per le auto elettriche, magari ragionando su qualche beneficio tipo non far pagare il parcheggio negli stalli blu a chi si sposta con mezzi elettrici".
NIENTE BUCO IN PIAZZA ALFIERI
Tema che si ricollega a quello della viabilità, poiché il 2020 sarà l’anno di attuazione del nuovo Piano del Traffico, la cui seconda versione, riveduta e corretta sulla base delle indicazioni ricevute dalla prima bozza, è prossima al passaggio in Giunta.
Tra le principali novità figurano un ulteriore ampliamento della ZTL e un incremento dell’isola pedonale, oltre alla rinuncia all’idea di parcheggio sotterraneo in piazza Alfieri. “Valuteremo altre soluzioni – ha spiegato Rasero – quali ad esempio un parcheggi a silos che potrebbe trovare spazio nell’area del vecchio ospedale. Più in generale la viabilità cittadina deve diventare più fluida, per cui interverremo sulla rotonda di piazza Torino, dove si formano sempre lunghe code da e per corso Don Minzoni, e dall’estate metteremo mano anche al cavalcavia Giolitti, che dovrà restare chiuso per il tempo necessario ai lavori”.
Toccato anche l’eterno tema della ipotizzata tangenziale sud ovest, che negli anni ha visto “sgonfiarsi” il costo dai faraonici 300 milioni di euro iniziali a circa 80 con la previsione di realizzazione di un secondo ponte sul Tanaro e l’utilizzo, ove possibile, di strade già esistenti. Previsti investimenti anche in ambito sportivo, con l’inizio del lavori per il nuovo palazzetto dello sport.
SERVIZI SOCIALI E SUPERAMENTO DEI CAMPI NOMADI
“Il denaro a disposizione è poco – ha ribadito Rasero –, per cui ho detto chiaramente a Mariangela (l’assessore Cotto, ndr.) che non sarà possibile incrementare i fondi per i servizi sociali, ma è altrettanto certo che non toglieremo mai un centesimo e non toccheremo neppure la mensa sociale, anche perché Asti è l’unica città d’Italia in cui quel servizio viene gestito dal Comune”. Ricordando altresì che i contributi economici per l'integrazione del reddito a sostegno di famiglie disagiate per il 2019 sono stati erogati più di 70mila euro. “Nonostante il lavoro degli Uffici – ha aggiunto la Cotto – il numero dei poveri è in aumento. Siamo però molto grati alla rete dell’Asti solidale che ci supporta negli interventi a favore dei più bisognosi, per quanto vi siano 5-6 persone, che ben conosciamo, che rifiutano ogni tipo di aiuto”.
Per quanto concerne la situazione dei campi nomadi, il vicesindaco Marcello Coppo ha rimarcato che l’aver imposto agli occupanti di pagare le proprie utenze ha consentito un risparmio annuo stimato in circa 130.000 euro e che procede il piano di sgombero, rimarcando che già ad oggi una cinquantina di occupanti ha acquistato immobili presso cui trasferirsi e altre decine hanno richiesto un incentivo alla locazione, benefit concesso a tutti i cittadini che versano in situazione di emergenza abitativa, per lasciare il comune di Asti. “Il superamento dei campi – ha argomentato Coppo – avrà positive ricadute anche sul fronte economico poiché, al momento, vi sono almeno un paio di grossi capannoni che rimangono sfitti perché eventuali affittuari preferiscono rivolgersi altrove per via di questi vicini”.
In chiusura d’incontro, il sindaco Rasero ha risposto a quanti, soprattutto tra i banchi dell’opposizione, lamentano la scarsità di interventi da parte dei consiglieri di maggioranza nel corso dei consigli comunali: “Posso garantire che, come del resto dimostrato dalla concessione del patrocinio all’Asti Pride, che ha visto pareri decisamente contrapposti, discutiamo ampiamente nel corso delle riunioni di giunta. Il confronto tra di noi è pressoché quotidiano”.