Un’amicizia che va avanti da oltre 15 anni, basata sulla solidarietà ma anche su opportunità di scambio e collaborazione dal punto di vista economico: è il rapporto tra la Regione Piemonte e lo stato di Capo Verde.
Più di 30 i progetti che dal 2004 sono stati messi in campo dal territorio piemontese per sostenere il Paese africano.
Una sinergia rinnovata in questi giorni con la visita del presidente della Regione Alberto Cirio.
Cirio: "Affrontare il dramma della povertà"
“Uno dei modi con cui ognuno di noi può fare la propria parte per affrontare il dramma della povertà, contenere e in prospettiva risolvere il grande problema dei fenomeni migratori è quello di creare le condizioni affinché una persona possa nascere e crescere nel proprio paese e poi restarci grazie al fatto di avere un lavoro, una casa e un futuro - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Si dice sempre “aiutiamoli a casa loro” ma lo si fa poco".
A Capo Verde il presidente Cirio ha incontrato il primo ministro Ulisses Correia e Silva, il vice premier Olavo Correia e il sindaco della capitale Praia, Óscar Santos, per discutere di un accordo di cooperazione internazionale che verrà siglato in Piemonte in primavera.
Capo Verde: anche un'opportunità per gli imprenditori piemontesi
È stato deciso, infatti, di organizzare a maggio un forum aperto agli imprenditori capoverdiani e piemontesi sugli investimenti e le sinergie possibili in particolare nel campo dell’energia, dell’agricoltura e del turismo.
“Capo Verde non è solo un luogo dove andiamo ad aiutare, ma è anche un’opportunità per i nostri imprenditori e le nostre aziende - aggiunge il presidente Cirio -. Lo dimostra il fatto che questo Paese, come in generale tutta l’Africa, sta diventando oggetto di attenzione e investimenti da parte della Cina. Il governo locale è interessato alle nostre tecnologie e conoscenze nell’ambito dell’energia, del trattamento dei rifiuti, dello sviluppo agricolo e del turismo, in particolare outdoor e sostenibile. Capo Verde viene considerato uno dei paesi in via di sviluppo medio alto, con un Pil che cresce di circa il 6% all’anno. Quello italiano nel 2019 è cresciuto dello 0,3%, solo per capire le opportunità di collaborazione tra le nostre realtà”.