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Attualità | 22 marzo 2020, 16:28

"Occorre attendere il decreto per capire quali aziende sul nostro territorio potranno rimanere aperte". Il sindaco di Canelli Paolo Lanzavecchia spiega il suo "no" alle dirette senza le ordinanze contestuali

Il primo cittadino aggiornando come ogni giorno il bollettino del suo territorio ricorda l'invito:"Il virus si combatte stando a casa"

Foto tratta dalla pagina fb del sindaco

Foto tratta dalla pagina fb del sindaco

"Il virus si combatte stando a casa". Anche oggi, puntuale, sulla pagina Facebook del Comune di Canelli, il bollettino aggiornato conferma i dati di ieri sul numero di persone affette da coronavirus, e "precisamente, scrive il sindaco Paolo Lanzavecchia, due cittadini ricoverati in Ospedale, ed otto persone in quarantena disposta dall'ASL, soggetti che stanno bene e che non presentano alcun sintomo.
Dalla Regione Piemonte arriva conferma che i positivi al COVID-19 sono aumentati sul territorio regionale rispetto alla giornata di ieri. Ciò significa che non abbiamo ancora raggiunto il picco
dei contagi. Per fortuna i casi presenti nella nostra Città non seguono al momento l'andamento di quello regionale".

La Regione Piemonte con decreto n.34 del 21-03-2020 ha ulteriormente irrigidito le norme sulla prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica e, nel pomeriggio di oggi verrà pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che indicherà quale imprese possono rimanere aperte (perché legate ai servizi essenziali, come quello alimentare) e quelle che invece dovranno chiudere. "Occorrerà pertanto attendere - spiega ancora il sindaco - tale decreto  Vi invito a rispettare le regole, ricordandovi che il virus si combatte stando a casa".

Qualche ora dopo il sindaco sulla sua pagina privata, in quanto "pensiero personale". ha voluto fare ulteriore chiarezza e togliersi qualche "sassolino" con il Governo.

"Siete in tanti  -precisa - ad avermi scritto in quanto preoccupati per il lavoro, ansiosi di capire se dovrete recarvi a lavorare nelle aziende canellesi, se il comparto enomeccanico è da considerarsi collegato alla filiera alimentare, e conseguentemente da ritenersi non soggetto a chiusura.
Pur avendo contatti in Regione, vi posso dire che al momento non
ho la risposta in quanto non è ancora stato pubblicato il DPCM.
Inizio ad essere infastidito da dirette tv o Facebook ove si anticipano provvedimenti, creando subbuglio, che poi tardano ad uscire.
Come se il sindaco facesse una diretta Facebook (a proposito avete mai visto una mia diretta?) per annunciare un’ordinanza restrittiva sul territorio, senza emetterla contestualmente. A Canelli vi garantisco che questo non succederà!
I messaggi alla Nazione lasciamoli al Presidente della Repubblica!
Vi farò sapere non appena verrà pubblicato il DPCM, augurandomi che non contenga troppe questioni lasciate all’interpretazione.

Betty Martinelli

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