Diario di bordo giorno 41.
È stanco e un po' demoralizzato il sindaco Maurizio Rasero durante la diretta questa sera, soprattutto dalla reazione avuta dagli astigiani sulla riapertura dei mercati.
LEGITTIME LE IDEE DIVERSE MA NON INSULTI
"Credo sia legittimo avere idee diverse ma non arrivare agli insulti. Avevo spiegato che da lunedì dovremmo riaprire, spiegando il progetto che stiamo verificando. Sto patendo da un punto di vista personale. Non mi diverto in questo momento e penso solo al bene della città. La nostra amministrazione ha preso le decisioni più restrittive possibile, fin dall'inizio".
La prima settimana in molte province le palestre erano aperte ma ad Asti sono state chiuse, "ricevendo telefonate - ha spiegato Rasero - anche arrabbiate di chi mi diceva 'Tu uccidi lo sport', abbiamo chiuso i cimiteri, ogni scelta è stata fatta per mettere la salute davanti a tutto".
Dal 12 marzo i mercati ad Asti sono stati interrotti, il giorno prima però il DPCM di Conte, spiegava che i mercati dovevano essere chiusi salvo i generi alimentari, "ma noi - ha rimarcato Rasero - abbiamo preferito chiuderli".
"Sabato saranno tre settimane e mezzo che ad Asti non si fanno mercati ma non è stato così in altre zone del Piemonte, per rimanere in provincia molti non hanno mai chiuso, per esempio a Nizza il mercato è stato solo regolamentato".
Si sta pensando all'apertura dei mercati alimentari per vari motivi. "La valutazione in questo momento va fatta anche perché dalla prossima settimana per effetto dei 404mila euro ci troveremo con molte persone che dovranno fare la spesa. Immagino che avere più posti dove fare la spesa sia meglio, si snelliscono gli assembramenti".
LE PROPOSTE
"Il mercato non sarà sistemato come prima, in piazza del Palio vogliamo occuparla tutta con regole da rispettare assolutamente, con guanti e mascherine, gli alpini e la Protezione civile vigileranno. Lunedì 6 si inizierà con 6 banchi, si entrerebbe quando esce una persona, un primo importante test che anticiperà il futuro, sbbiamo ancora 4 giorni per vedere i dati".
Nelle prossime ore ci sarà la decisione definitiva dopo il consulto con Asl, Prefetto e Unità di crisi. "Non esporrò nessuno a rischi, prima c'è la salute di tutti"
LA DONAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE ALPINI DI ASTI
L'Ana di Asti ha fatto una grande donazione per ospitare medici e infermieri che abitano in altre province.
MEDICINE E VACCINI
L'Aifa sta valutando 40 nuovi medicinali e 15 vaccini, Gli Usa ha dichiarato che un vaccino ha superato i test
IL RINGRAZIAMENTO E ALTRE DONAZIONI
Il ringraziamento serale è andato a commercialisti e consulenti del lavoro che "sono sottoposti a grande lavoro per il supporto e l'aiuto. La Fondazione Slala ha consegnato mascherine per dipendenti comunali e Asl. Anche l'Asti Calcio ha donato mascherine anche alle forze dell'ordine".
LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU' SU YOUTUBE
"Domani è la Giornata Mondiale della Gioventù, grazie a Don Rodrigo e alla Pastorale Giovanile, seguiremo l'evento su You tube.
In chiusura come sempre il bollettino che non vede buone notizie per l'Astigiano
IL BOLLETTINO
DUECENTODICIASETTE PAZIENTI GUARITI, 379 IN VIA DI GUARIGIONE
Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 217, cosi suddiviso su base provinciale: 12 in provincia di Alessandria, 15 in provincia di Asti, 13 in provincia di Biella, 22 in provincia di Cuneo, 15 in provincia di Novara, 103 in provincia di Torino, 21 in provincia di Vercelli, 10 nel Verbano-Cusio-Ossola, 6 provenienti da altre regioni.
Altri 379 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.
NOVANTAQUATTRO DECESSI, COMPLESSIVAMENTE 1.018 MORTI
Sono 94 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 15 in provincia di Alessandria, 6 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 2 in provincia di Cuneo, 11 in provincia di Novara, 43 in provincia di Torino, 6 nel Vercellese, 5 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 proveniente da altra regione.
Il totale complessivo è ora di 1.018 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 193 ad Alessandria, 44 ad Asti, 80 a Biella, 69 a Cuneo, 124 a Novara, 382 a Torino, 56 a Vercelli, 54 nel Verbano-Cusio-Ossola, 16 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
SITUAZIONE CONTAGI
Sono 10.466 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.433 in provincia di Alessandria, 506 in provincia di Asti, 531 in provincia di Biella, 831 in provincia di Cuneo, 908 in provincia di Novara, 5.044 in provincia di Torino, 528 in provincia di Vercelli, 466 nel Verbano-Cusio-Ossola, 99 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 120 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 456, stabili rispetto a ieri
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 33.431, di cui 19.734 risultati negativi.