Così come numerose altre fabbriche italiane, in questo periodo di emergenza coronavirus anche la costigliolese “SIB Italy srl” di strada Valle Tanaro, azienda nata 7 anni fa e specializzata nella rivendita di film transfer per la nobilitazione tecnica di pelli e tessuti, che vende in tutto il mondo alle concerie e ai lanifici, si è riconvertita alla produzione di mascherine.
Una riconversione che – in pochi giorni nel corso dei quali sono state anche acquistate numerose macchine da cucire industriali, è stato reso disponibile in magazzino il materiale necessario per la produzione e si è formata una squadra produttiva – ora consente di iniziare la produzione, tutta effettuata internamente.
Il materiale arriva in ditta e, dopo un periodo di quarantena, viene lavorato, sbobinato, tagliato con il laser, piegato e cucito dalle sarte costigliolesi e dei paesi attigui, che hanno risposto in massa in quanto in quanto la regolare attività di ognuna di loro temporaneamente sospesa. Una produzione, quindi, interamente “made in Piemonte”.
Una volta pronte, le mascherine vengono confezionate, chiuse ermeticamente e inviate a un’azienda specializzata in trattamenti di sterilizzazione dei materiali farmaceutici per un irraggiamento coi raggi gamma che ne abbatte la carica virale e batterica con l’obbiettivo di fornire un prodotto sicuro.
COSI' E' NATA L'IDEA DI RICONVERTIRE LA PRODUZIONE
“Al momento il tutto è partito per la produzione delle mascherine per uso civile – dichiara Michele Giordano, titolare dell’azienda costigliolese –. Abbiamo già disponibile però materiale per la produzione di dispositivi di protezione individuale e mascherine chirurgiche e ora inizieremo il tentativo di conversione anche ex art 15, anche se il tutto si presenta molto più macchinoso dal punto di vista burocratico. Ma siamo già abituati a lavorare in un’ottica di assoluto controllo qualitativo con i nostri clienti nel mondo che si affidano a noi, l’attitudine alla precisione fa parte del nostro modus agendi”.
“Oltre che servire a produrre le mascherine – aggiunge il titolare – il nostro materiale viene inviato anche ai nostri abituali clienti, che si sono a loro volta convertiti o che stanno producendo per le regioni in cui si trovano e cercano da noi tutti i componenti necessari per le produzioni”.
“Abbiamo deciso di avviare questa produzione – conclude Giordano – grazie anche all’enorme spazio che abbiamo a disposizione. Le postazioni di cucitura sono all’interno di uno spazio continuamente areato e alto 8 metri, che permette il distanziamento da 5 a 10 metri tra le persone per evitare assembramenti durante le fasi lavorative. Il protocollo di sicurezza è molto severo, la sicurezza delle persone viene prima di tutto”.
In sostanza, una bella realtà imprenditoriale locale, che anche il sindaco di Costigliole d'Asti, Enrico Alessandro Cavallero, ha voluto conoscere personalmente, come documentato dalle foto presenti in questo articolo.