/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 15 maggio 2020, 07:30

Edilizia, i costruttori promuovono il Riparti Piemonte: "Un bazooka per il settore, ma bisogna fare in fretta"

La presidente Malabaila: "Basta perdere tempo: le misure servono adesso"

Edilizia, i costruttori promuovono il Riparti Piemonte: "Un bazooka per il settore, ma bisogna fare in fretta"

A causa dell’emergenza sanitaria, i costruttori sono stati i primi a chiedere la sospensione delle attività per la salute e la sicurezza dei lavoratori e sono stati anche i primi a riorganizzarsi per la ripresa dei cantieri. Ora che è partita la fase 2 e secondo l’indagine realizzata da Ance Piemonte, dal 4 maggio a livello regionale, il 63% dei cantieri ha riaperto, l’8% sono rimasti attivi per lavori urgenti o senza difficoltà rilevanti, il 16% è in forte difficoltà e il restante il 13% sono ancora chiusi.

Le principali criticità riscontrate dalle imprese riguardano, per il 76,4%, il reperimento dei dispositivi di protezione individuale, mentre il 76,4% sottolinea difficoltà per la copertura dei costi aggiuntivi per la sicurezza. Il 63,9% segnala calo della produzione, il 62,3% l’impossibilità di dare la formazione di base ai neoassunti, il 45,8% la complessità delle misure per l’accesso ai cantieri, il 41,7% il rispetto della distanza interpersonale nelle attività lavorative e il 34,7% l’approvvigionamento delle forniture.

Abbiamo accolto favorevolmente il provvedimento Riparti Piemonte di prossima approvazione: finalmente è stato dato ossigeno al settore delle costruzioni riconoscendo il ruolo anticiclico, un euro investito in edilizia genera nell’intero sistema economico una ricaduta di 3,5 euro - commenta il Presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta Paola Malabaila -. Le misure della proposta di legge, riducendo gli oneri di urbanizzazione, rendono veramente vantaggiosa la sostituzione edilizia e rappresentano lavoro vero locale per operai ed imprese piemontesi”.

Per i costruttori si tratta di una norma in emergenza, a tempo, ma adeguata ad evitare inutili contagi conseguenti alle trasferte, permettendo nel contempo di fare lavorare gli addetti a km zero. “Non è pensabile in questo momento trasferire squadre di operai esponendoli a rischi inutili quando per qualche mese possono lavorare qui è tornare a casa la sera dalle loro famiglie”, specifica Malabaila. "Condivido la scelta di tagliare i tempi di approvazione delle autorizzazioni a mio avviso indispensabile per poter fare partire i cantieri, plaudo alla volontà di semplificazione proposta sulla certificazione antimafia e sul DURC: finalmente un governo regionale che approccia il settore edile senza colpevolizzarlo e condannarlo a priori attraverso una diffusa presunzione di colpevolezza. Tuttavia rinunciamo a questa semplificazione perché temiamo che questa fiducia possa essere tradita da coloro che furbescamente pensino di approfittare della fragilità del momento. Il nostro dovere è quello di tutelare le imprese oneste e il lavoro regolare”, continua. 

Abbiamo bisogno di guardare al futuro con fiducia, per le imprese e per le generazioni che verranno. Il Riparti Piemonte ha tutte le potenzialità per porre rimedio, con velocità, a lungaggini che da sempre rallentano gli investimenti e chiediamo alla politica di attivarlo subito. Ci auguriamo che la parte sindacale assecondi la nostra posizione, in quanto in un periodo di crisi come questo è importante essere coesi sulle priorità – conclude Malabaila. – Aggiungo che alcune disposizioni particolarmente efficaci, qualora si rilevassero davvero tali, al termine dell’emergenza andrebbero rese permanenti”.

M.Sci

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium