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Attualità | 30 maggio 2020, 18:30

Fase 2, Cirio boccia i certificati di negatività: "Capisco i Governatori, ma non è una scelta praticabile"

Alcuni colleghi hanno avanzato la proposta di accogliere nelle loro regioni turisti con comprovata negatività al Covid. Cirio: "Noi in Piemonte non vediamo l'ora di accogliere i turisti"

Fase 2, Cirio boccia i certificati di negatività: "Capisco i Governatori, ma non è una scelta praticabile"

Alberto Cirio guarda alla ripartenza e lo fa in modo sinergico non solo con le altre regioni d'Italia, ma anche con tutte le altre nazioni dell'Europa. Ospite a TgCom, il presidente della Regione Piemonte ha risposto alle pretese di alcuni colleghi governatori di consentire l'accesso nelle loro regioni ai soli turisti in grado di comprovare la negatività al Covid tramite un certificato: "Il certificato di immunità quanto dura? E' una scelta che capisco, ma non è praticabile".

Secondo Cirio, infatti, la maggior difficoltà risiede nel capire quanto valgono i tamponi. L'idea del presidente è quella di una ripartenza unitaria, con spostamenti liberi tra regioni e nazioni d'Europa: "Io vengo dalle Langhe, dal Piemonte, una regione fortemente turistica: noi non vediamo l'ora di accogliere tanti turisti stranieri ed europei, che da sempre scelgono la nostra regione. Capisco il desiderio di tutela, ma il turismo da sempre si basa su reciprocità. L'Italia e l'Europa devono riaprire insieme".

Soddisfatto poi il Governatore per il "via libera" arrivato dal Governo per gli spostamenti fuori dal Piemonte. Una possibilità confermata nella giornata di ieri, ma rimasta a lungo in dubbio: "Sicuramente siamo contenti, abbiamo sempre confidato nella data del 3 giugno. Era la terza "pagella" che ricevevamo e tutte avevano confermato come i nostri numeri fossero buoni, in regola: costante discesa dei positivi, dei decessi, delle terapie intensive, dell'RT ora a 0.50 con limite di soglia a 1. Trend positivo confermato da monitoraggio regionale che conferma che il Piemonte non ha situazioni di criticità". "La politica  - ha poi proseguito Cirio - ha il compito di ottemperare le esigenze della salute con quelle della socialità ed economia, senza dimenticare che il bene primario è quello della vita. Le istituzioni hanno il dovere di tutelarlo".

Su riaperture Fiera del Libro, fiera del tartufo, il presidente della Regione ne ha parlato come una sorta di simbolo della ripartenza autunnale del Piemonte: "Grande occhio alla scienza, stiamo ragionando con piano da 40 milioni di euro che farà si che lo terremo in modo forte in estate. Saranno i mesi in cui subiremo le maggiori conseguenze negative. Bisogna guardare con ottimismo all'autunno".

Andrea Parisotto

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