Domenica scorsa, una piccola delegazione dell'Unione Exallievi ed amici di don Bosco, si è recata presso il cimitero di Asti, per portare un fiore sulle tombe di tre grandi figure salesiane e di don Stefano Robino salesiano "Ad Honorem".
Agli inizi del '900, l'allora apprezzato parroco della Parrocchia Santa Maria Nuova (zona vecchio ospedale), don Stefano Robino, un grande estimatore e conoscitore dell'allora già noto, il sacerdote Bosco Giovanni, insistette affinchè i salesiani aprissero una casa ad Asti.
Nel 1919 arrivarono i primi sacerdoti e coadiutori per iniziare, tra mille difficoltà, l'opera di viale alla Vittoria. A distanza di 101 anni, l'Unione Exallievi ha voluto ricordare don Robino recandosi sulla sua tomba, portando un fiore.
"Non è stato facile - racconta la delegazione - rintracciare il vecchio loculo di don Stefano Robino, morto nei primi anni '30, ma, dopo aver vagato sotto il sole cocente, dopo aver disturbato telefonicamente addirittura il vescovo di Asti, dopo aver rintracciato e chiesto supporto ad un noto Diacono della Diocesi e con il fiuto di don Roberto Pasquero, si è riusciti a localizzare e poi pregare sulla tomba dell'insigne sacerdote".
In questo "tour della memoria", la delegazione si è fermata a pregare presso la tomba della famiglia salesiana di Asti ospitante tra l'altro, le spoglie del sacerdote don Tribbia e dell'indimenticato coadiutore Enrico Pepati che, aggiungono "tanto bene avevano svolto la loro opera nel nuovo don Bosco di corso Dante.