Ancora prima di entrare nelle aule, il “banco di prova” per l’organizzazione del nuovo anno scolastico all’insegna del rispetto delle norme anti Covid-19 sarà dato dal trasporti degli studenti da casa agli istituti.
Contesto normato da specifiche linee guida che prevedono – oltre la misurazione della febbre a casa, per quanto un ulteriore provvedimento regionale la preveda anche all’arrivo a scuola – ovviamente il divieto assoluto di far salire studenti in caso di presenza di febbre o di diretto contatto, nelle due settimane precedenti, con persone infette. I posti sui bus potranno venire occupati fino all’80% della capienza massima del mezzo, salvo che i viaggi non durino meno di 15 minuti, eventualità che consente di arrivare alla capienza massima.
E’ previsto che la salita sugli autobus - che dovranno venire sottoposti a igienizzazione, sanificiazione e disinfezione almeno una volta al giorno – avvenga in modo ordinato, avendo cura che il secondo passeggero vi acceda solo dopo che il primo si sarà seduto e identico iter dovrà venir seguito alla discesa dal mezzo. Ovviamente, durante tutto il tragitto, sia l’autista che gli studenti al di sopra dei sei anni dovranno indossare mascherine che proteggano naso e bocca.
Preso atto delle norme che regoleranno i trasporti, si dovrà però fare i conti con l’atto pratico, su cui permangono alcune inevitabili incognite. Ne abbiamo parlato con Enrico Giachino, titolare dell’omonima azienda di autotrasporti villanovese e presidente del Consorzio Coas - Consorzio Astigiano, cui aderiscono anche Geloso Bus, Autolinee Arfea, Asp, GTT – Gruppo Torinese Trasporti e Autolinee fratelli Mortara.
Presidente, dal suo ‘osservatorio privilegiato’ che impressioni ha alla vigilia della partenza di questo nuovo anno scolastico?
C’è molta incertezza, perché molte famiglie non sanno se faranno tutta la settimana in presenza o se saranno necessarie alternanze. Abbiamo riscontro di queste incertezze e dubbi guardando anche agli abbonamenti, che finora sono stati molti meno che negli anni passati, quando tantissimi optavano per l’annuale. Quest’anno sono tutti più orientati sul settimanale o, al massimo, sul mensile.
Quali criteri sono stati adottati per calcolare le esigenze di trasporto?
Abbiamo presentato un piano che è potenziale, basandoci sugli abbonati dello scorso anno, non disponendo di dati specifici relativi quello entrante. Basandoci sullo storico, abbiamo dato indicazione che potrebbero essere necessari, quando si sarà a pieno regime, quindi ritengo non prima di ottobre, dai 15 ai 20 autobus in più. Ma ovviamente è un dato ipotetico, tutto da verificare. Comunque, sia la Regione per tramite dell’assessore Gabusi che l’Agenzia della Mobilità ci hanno autorizzato a utilizzare autobus di noleggio a supporto delle linee. Ma ovviamente non potrà avvenire già a partire da lunedì. Noi, come Giachino, abbiamo incrementato solo la linea su Alba con un autobus in più.
Su quale base numerica è stato effettuato il calcolo? E vi saranno molte tratte rientranti nei 15 minuti?
No, le tratte che hanno il carico che rientra nei quindici minuti saranno pochissime, sono quasi tutte di durata ben superiore. Per quanto riguarda invece la base numerica, ciascuna azienda aderente al Consorzio ha mandato i propri all’Agenzia della Mobilità, per cui io posso risponderle solo per quanto concerne la mia azienda. Calcolando che noi copriamo Asti, Alba, Chieri e Chivasso, abbiamo effettuato il calcolo su un’utenza pari a circa 5.000 studenti. Come dicevo, sono tutte tratte che vanno ben oltre i 15 minuti, per cui ci atterremo all’occupazione dell’80% dei posti disponiibli. Le faccio un esempio: se la carta di circolazione indica 50 posti seduti e 20 in piedi, possiamo andare a occupare tutti i 50 posti seduti operando la riduzione all’80% sui posti in piedi.
Può indicarci quali tratte ritiene che, per flusso di utenza, potrebbero essere più problematiche?
Sicuramente quella verso Alba, dove sia noi che Geloso abbiamo il flusso maggiore. Per quanto concerne nello specifico i nostri bus, anche anche la tratta che parte da Villanova d’Asti e passa a Ferrere e Villafranca d’Asti e quella con Chieri potrebbero necessitare di un potenziamento.