A Nizza Monferrato è iniziato il conto alla rovescia per la ripartenza della scuola, una ripartenza che sarà "all'insegna della sicurezza", come hanno dichiarato il sindaco Simone Nosenzo e l’assessore all'istruzione Ausilia Quaglia.
"Abbiamo acquistato sei termoscanner e tre di questi sono già stati installati alla primaria, gli altri si conta di sistemarli entro la giornata di mercoledì", ha spiegato l'assessore Quaglia. "In più abbiamo messo i tappetini blu all’asilo nido e alla scuola d’infanzia, una novità utile e importante: sono fissati al pavimento e disinfettano le suole". A Nizza Monferrato, come in ogni altra zona d'Italia, c'è "un grande desiderio di ripartire in presenza, anche se sappiamo quanti problemi ci sono", ha aggiunto Auslia Quaglia.
L’uso dei termoscanner, acquistati dal Comune, permetterà di velocizzare le operazioni di ingresso dei ragazzi, assieme alla organizzazione di appositi percorsi in ingresso e uscita (tre per ogni scuola); alle elementari, per esempio, i bambini entreranno e usciranno con orari diversi (7:50, 8:00, 8:10 e poi 12:50, 13:00 e 13:10), cadenzati di dieci minuti alla volta. E vicino agli edifici scolastici, per evitare il rischio di diffusione del coronavirus, sarà obbligatorio l'uso della mascherina, altrimenti si rischia di incorrere in multe che potranno andare dai 400 a 3000 euro.
"Da parte nostra, come Amministrazione sono state messe in atto tutte le misure di precauzione per una ripartenza in sicurezza, con la distribuzione delle mascherine, il gel igienizzante, ma nel tempo libero dipenderà dalle famiglie gestire i contatti e tutte le misure anti covid. Io da mamma e da ex insegnante, capisco perfettamente la loro preoccupazione: non è un inizio di anno scolastico come avviene normalmente tutti gli anni", ha voluto sottolineare l'assessore Quaglia.
"Ho avuto figli, oggi ho i nipoti. La scuola e la vita in generale devono vivere giorno per giorno, ottimizzando i tempi e non sprecando le occasioni", è l'appello che fa l'assessore. "Dobbiamo aiutare la crescita psicologica dei ragazzi. Per questo, l'invito che faccio alle famiglie è di aver paura del contagio ma non delle persone. C'è bisogno di socialità, anche per il dopo scuola, le attività alternative, lo sport".
"Distanti ma uniti non deve essere solo uno slogan. Perché c'è grande voglia di normalità, pur nella consapevolezza che stiamo vivendo un momento molto particolare", ha concluso l'assessore di Nizza Monferrato. Il centro estivo è andato bene, non ci sono stati contagi: mi rendo conto che qui la situazione è più complessa, ma la troppa paura non serve".