La scrittrice astigiana Manuela Caracciolo presenta il suo libro al “Writer show” della community “Tralerighe” di Roma

Proseguono le presentazioni on line della scrittrice Manuela Caracciolo e del suo ultimo romanzo “Tutto ciò che il Paradiso permette” edito da Cairo editore .

Giovedì 17 settembre alle 21 Manuela Caracciolo sarà ospite virtuale della Community Facebook TraLeRighe con la diretta sul canale Facebook alle 21, intervistata da Emilio Brancadoro.

Il WRITERS SHOW è un evento della Community Facebook TraLeRighe e va in onda sul canale Socia ltutti i giovedì nelle ore serali. Possono partecipare gratuitamente tutti ed è aperto al pubblico in presenza nei locali della libreria Bistrot TraLeRighe di Roma.

Community Facebook TraLeRighe è un canale Social dedicato al mondo dell’editoria e della cultura con oltre 6100 autori iscritti e migliaia di eventi ed iniziative all’attivo, sia nel mondo virtuale che in quello reale.

Nata nel 2017, la I° edizione della Fiera viene organizzata a Roma presso i locali dell’Auditorium Parco della Musica. Nello stesso anno è presente con un suo stand alla Fiera del libro di Firenze e poi a Più libri, più liberi di Roma.

Nel 2019 la Community TraLeRighe è stata selezionata per avere ottenuto il volume più alto di attività sul Social. Non potendo svolgersi eventi in presenza nel mese di giugno organizza la più grande Fiera online che sia mai stata realizzata in Italia, il BukItaly con oltre 300mila contatti ed oltre 500mila visualizzazioni.

Vi partecipano 500 scrittori e 25 Case editrici. E’ cominciato da poco il fitto calendario per la stagione 2020/21 con nuove rubriche, eventi letterari e Fiere online.

TUTTO CIÒ CHE IL PARADISO PERMETTE

Vincitore del Premio Zanibelli Opera Inedita 2018, e del premio Milano International nel 2019, Il romanzo “Tutto ciò che il Paradiso permette” racconta la storia di Harrie, adolescente con la testa piena di fantasie e interrogativi, e del giovane artista Paul, in lotta con il prezzo della celebrità tanto agognata. Sullo sfondo gli anni Novanta, Dublino, la Costa Azzurra e l’ombra di una malattia subdola che si insinua nel tessuto del racconto.