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Attualità | 06 ottobre 2020, 08:06

Ritorna "Io non rischio" campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile

L'11 ottobre l'appuntamento sarà nella 'piazza virtuale' di Asti, sull'apposita pagina Facebook

Un0immagine dello scorso anno

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Torna anche quest'anno la campagna "Io non rischio" dedicata alle buone pratiche di protezione civile. Una nuova veste, data l'emergenza Covid, che vedrà la partecipazione di volontari in una piazza virtuale, ma sempre con l'obiettivo di diffondere la prevenzione e la conoscenza dei rischi.

Per l’edizione 2020 la campagna in Italia coinvolge oltre 9.000 volontari e volontarie appartenenti a 972 associazioni tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni territoriali di tutte le regioni d’Italia.

“Io non rischio”, apre la “Settimana nazionale della protezione civile”, alla sua seconda edizione: 7 giorni di eventi ed iniziative a livello nazionale e locale in cui i cittadini italiani potranno conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile. A dare ufficialmente il via alla settimana sarà il Capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli che domenica 11 ottobre visiterà alcune piazze della campagna Io non rischio.

I volontari di dell'Unità di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Asti invitano i cittadini a partecipare all’appuntamento per la piazza digitale di Asti al seguente link sulla pagina Facebook “Io non rischio Asti”: https://www.facebook.com/Iononrischioasti

Per informazioni sulla piazza: Unita’ Protezione Civile ANA Sezione di Asti - Mail pc.asti@ana.it - Cell. 3343602610.

La campagna

“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Ai Po-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, Cami Lab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto, un’alluvione e sul rischio vulcanico ai Campi Flegrei.

Redazione

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