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Attualità | 02 novembre 2020, 13:20

Asti-Cuneo: oggi la firma sul decreto che sblocca in modo definitivo i lavori sul tronco B

L’annuncio dal ministro De Micheli, dopo il confronto tenuto con Regione, parlamentari e amministratori locali.

Il presidente Paolo Lanfranco durante il collegamento con il Ministro Paola De Micheli

Il presidente Paolo Lanfranco durante il collegamento con il Ministro Paola De Micheli

A un mese dall’alluvione che ha messo in ginocchio interi territori del Piemonte e della Granda in particolare il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli si è confrontata coi vertici della Regione – il presidente della Giunta Alberto Cirio, col vice Fabio Carosso e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi – e gli amministratori del territorio nel corso di un incontro che in prima battuta si sarebbe dovuto svolgere a Cuneo e che per le ben note difficoltà indotte dalla recrudescenza della pandemia si è invece svolto nella mattinata di oggi in videoconferenza dalla prefettura di Piacenza.

Sul tavolo i temi del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo e delle misure che il Governo intende prendere per ripristinare la viabilità della Statale 20, del Colle del Tenda e dei collegamenti stradali e ferroviari con la Francia dopo il disastro dell’alluvione di inizio ottobre.

Sul primo fronte De Micheli ha spiegato che oggi pomeriggio procederà alla firma del decreto interministeriale che, dopo il medesimo avvallo da parte del dicastero dell’Economia, darà definitiva sanzione al nuovo piano dell’opera definito nei mesi scorsi col concessionario, piano che nei giorni scorsi ha superato l’esame della Corte dei Conti. Un passaggio, quello previsto in giornata, che consentirà il definitivo sblocco dei lavori sulla parte del lotto 2.6  (il cosiddetto tronco B, dalla tangenziale di Alba al confine tra Roddi e Verduno) che non richiede di essere riprogettata.  

Insieme all’accorato sollecito a seguire con la massima celerità i tempi autorizzativi di tutte le opere connesse al completamento, sono state due in particolare le richieste avanzate all’esponente del Governo Conte dai parlamentari e dagli amministratori del territorio che hanno preso parte al confronto.

La prima riguarda la preoccupazione a che siano messi in campo tutti i necessari accorgimenti per ridurre l’impatto dei cantieri sulla già sofferente viabilità locale. Un punto per il quale il ministro si è impegnato a promuovere "l’attivazione di uno specifico tavolo col coinvolgimento del prefetto, così come fatto in occasione di opere dall’analogo impatto", mentre il governatore Cirio si è detto certo che i cittadini dell’Albese e del Braidese "sopporteranno volentieri anche qualche disagio, visto che sono trent’anni che subiscono i ben più gravi problemi provocati dalla mancanza della strada".

Ben più pregnante la seconda richiesta, riguardante l’impegno a che venga garantito la gratuità dell’accesso al casello previsto in corrispondenza dell’ospedale di Verduno. "Non è oggi il tempo della decisione", ha premesso qui il ministro, che si è però impegnata a stabilire col concessionario "un dialogo costruttivo per poter arrivare a rispondere positivamente a questa richiesta del territorio. E’ un impegno politico che ci prendiamo, pronti ad affrontarlo quando avremo un quadro completo e definitivo sui dettagli riguardanti i costi e flussi di scorrimento dell’opera".

Anche il presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco ed il Prefetto Alfonso Terribile hanno preso parte all’incontro.

Il presidente Lanfranco, nell’esprimere apprezzamento per l’impegno congiunto di Governo, Regione e istituzioni locali che sta portando, dopo decenni, al completamento di un’opera fondamentale per il sud Piemonte, ha evidenziato al Ministro la necessità di prevedere e finanziare la realizzazione di un’opera complementare strategica per l’astigiano: la bretella di collegamento sud-ovest del capoluogo. L’opera è necessaria a decongestionare il traffico cittadino e per facilitare l’accesso del sud astigiano alla zona nord della città ed ai servizi lì presenti, a partire dall’ospedale Cardinal Massaja.

E.M

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