Il Coordinamento Asti-Est e Stop al consumo del territorio,invitano cittadini e associazioni a partecipare all’assemblea virtuale che si terrà alle 17,30 del 21 Novembre, su piattaforma Jitsi Meet, al link:
https://meet.jit.si/astisociet%C3%A0dellacura21.
L'occasione sarà per riprendere gli argomenti che, oltre 220 realtà associative e di movimento e oltre 800 persone attive individualmente, hanno espresso, dando avvio ad un percorso di convergenza, dichiarando l’insostenibilità di una società basata sull’economia del profitto e proponendo l’orizzonte alternativo di una società della cura in un appello diffuso il 7 novembre (https://societadellacura.blogspot.com/)
"L’epidemia da Covid 19 - spiegano Carlo Sottile e Alessandro Mortarino- ha messo drammaticamente in luce il carattere predatorio, di natura e umanità, del presente sistema neo-liberale. La gran parte della cittadinanza attiva della città ha mostrato di averne consapevolezza organizzando, nel corso dei mesi da marzo ad oggi, iniziative di difesa dei valori civici e dei diritti costituzionali e confermando il carattere fondativo di tutte le pratiche sociali a quelli conformi".
Gli organizzatori consigliano di attenersi ai temi, parlare uno alla volta, lasciare a chi regola l’assemblea il compito di annotare le proposte. La registrazione sarà restituita a tutti i partecipanti
"Ai temi dell’appello, ne aggiungiamo uno, più prossimo alla realtà del nostro territorio e ai bisogni della sua cittadinanza (I bandi del per reclutare personale sanitario vietati agli stranieri: https://www.asgi.it/cittadinanza-apolidia/esclusi-medici-stranieri-concorso/ ).
La scelta del tema, la salute, non coglie solo la drammaticità di quel che accade nei dintorni dei pronti soccorsi, dove si muore di covid e di povertà, ma coglie ciò che è accaduto negli ultimi decenni, quando i territori sono diventati l’attraversamento dei flussi o i nodi della imprenditoria globalizzata, momenti di estrazione di profitti, e in questo modo, e con il concorso dei “poteri locali”, sono stati sottratti alla sovranità dei loro cittadini.
E concludono: "Poiché è sul territorio che l’appello e i suoi contenuti devono incarnarsi, nel senso proprio di trasformarsi in parole ed azioni di persone in carne ed ossa, l’assemblea convocata per il 21, può raccogliere e rilanciare quanto è già è stato fatto, nei mesi precedenti, per riconsegnare ai cittadini la sovranità sul loro territorio.